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IL PRODOTTO INTERNO LORDO: UN INDICATORE IMPRECISO E FALSABILE ?

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In questi giorni da più parti vi sono stati diversi dubbi circa l’utilizzo del PIL (GDP, Gross Domestic Product in inglese) come indicatore della ricchezza e dello sviluppo economico di un paese. Diversi paesi hanno presentato dei dati con dei valori falsati, poco realistici oppure integrati da fattori legati a valutazioni soggettive ed arbitrarie. Vediamo alcuni dei casi più eclatanti.

Prima di tutto abbiamo la Cina. Sappiamo che la crescita del 6,8 % annuo non è un indicatore affidabile dello sviluppo cinese perchè questo valore viene inquinato   dalle rilevazioni di molti funzionari desiderosi di mostrare la qualità del loro lavoro. Quindi si tende ad utilizzare un insieme di indici alternativi, fra cui il LKI, Li Keqiang Index, che considera produzione energetica, trasporti ferroviari e prestiti bancari. Però anche questo indice è impreciso e soggetto ai cambiamenti tecnologici e legislativi: ad esempio il calo dell’utilizzo di carbon fossile per la produzione energetica, dovuto a motivi ecologici, ha comportato un calo dell’attività ferroviaria, ma non della produzione , e della domanda, energetica.

Comunque ecco una comparazione

gdp lki

 

USA: Zerohedge riporta che per 10 anni vi sono stati degli errori sistematici nella valutazione della componente costruzioni del PIL che a sua volta ha portato ad errori nella valutazione complessiva.Non si è trattato proprio di variazioni da poco, come riportano i grafici qui inclusi.

construction spending monthly revised

construction spending revised

Vediamo come in diverse fasi vi sia stata una sopravvalutazione o sottovalutazione di questa componente…..

IRLANDA: a causa delle società estere registate in Irlanda per motivi fiscali il Prodotto interno lordo ed il prodotto interno netto, che tiene conto degli utili prodotti all’estero, viene a differire in modo anomalo, rendendo estremamente difficoltose tutte le rilevazioni.

ITALIA: la scelta di includere l’economia illegale nel calcolo del Prodotti interno lordo ha portato nella valutazione della contabilità nazionale un insieme di fattori soggettivi ed approssimativi, tra l’altro introdotti con valutazioni assolute e non tramite intervalli di confidenza, con anche aspetti francamente divertenti, come la valutazione complessiva delle prostitute, la loro distribuzione, il numero di prestazioni cadauna e la remunerazione media delle stesse. Sono valutazioni fatte, fortunatamente, tramite interviste a gruppi di sostegno, ma sulla veridicità è difficilmente verificabile. Oppure ci si è basati sui volumi dei sequestri effettuati e valutandoli in proporzione con la quantità totale di contrabbando presente: e se non fosse così ? Se i sequestri di pendessero da diversa efficacia investigativa e e non fossero una funzione del contrabbando ?

 

Tutto questo ha portato al calcolo di un “Indice di qualità dei dati del PIL“, (Quality Data Index) da parte dell’istituto di ricerca londinese “World economics”, che da una valutazione della qualità delle rilevazioni statistiche dei vari paesi.

gdp reliability

L’indicatore tiene conto di fattori quali: l’anno base utilizzato, le modalità di rilevazione, la corruzione del paese, il PIL pro capite, la dimensione dell’economia informale. Tutti fattori che possono influenzare la precisione delle misurazioni economiche. Comunque vediamo che neppure un’economia avanzata come il Regno Unito ha una affidabilità del 100%… e noi ci emozioniamo per variazioni presupposte del PIL dello 0 virgola qualcosa…

 

 


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