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IL PROBLEMA DELL’ITALIA ? NON AVER FATTO E NON FARE, ABBASTANZA DEFICIT

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Cari amici,

uno dei temi ricorrenti per quanto riguarda l’Italia è quello dolente del nostro deficit. In questa campagna elettorale ci sono struggenti richiami alla moderazione ed alla riduzione del deficit e del debito, parlando di unico strumento per la crescita. Se analizziamo i dati annui comparati di crescita possiamo vedere che, su base annua, questi vengono ad essere (ultimi dati ):

Francia 2,3%

Italia 1,7%

Spagna 3,1%

Portogallo 2,5%

USA 2,3%

Giappone 2,1%.

L’italia fra questi paesi industrializzati presenta il tasso di crescita minore. Del resto siamo be  coscienti che il tasso di crescita della sola area euro è del 2,6%. Quindi siamo un paese in coda nella crescita europea e mondiale.

Tutto ciò è stato dovuto ad un nostro eccessivo deficit, o ad altri motivi?

Vediamo ora un semplice grafico che mostra il deficit di bilancio di questi paesi, UE ed Extra UE ed il lor andamento dal 2000 al 2019 (previsionale).

Mostriamo anche il limite, teorico ed arbitrario, del deficit al 3% del PIL. Naturalmente questi deficit sono pesati sul PIL dei singoli paesi.

Qual’è stata la colpa dell’Italia ? quella di NON aver fatto un’adeguata politica anticiclica, tramite deficit pubblico quando era necessario, cioè a cavallo della crisi 2008-2011.  A fronte della Spagna, degli USA, del Giappone , del Portogallo che hanno fatto deficit a due cifre, noi abbiamo perseguito una moderazione budgetaria che NON ha pagato, e che ha inchiodato la nostra economia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una giusta spesa al momento giusto ha rilanciato l’economia degli altri paesi, la nostra austerità non ci ha portato da nessuna parte. Ma noi nel 2011 avevamo un Berlusconi decotto, e nel 2012 avevamo Monti,  l’Imu etc etc.

Insomma è tutta una questione di buona politica fiscale e monetaria, quella che l’Italia non sa fare da lungo  tempo

 


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