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Il Presidente USA che scriveva latino con una mano e greco con un’altra…

CI fu un presidente che conosceva così bene i classici ed aveva tali capacità da scrivere in latino con una mano e in greco antico con l’altra: James Garfield

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I presidenti USA in passato si avvicinavano veramente a rappresentare, in qualche moto, una fetta dell’élite culturale o sociale del Nuovo Continente e godevano di un’ampia cultura classica. Non ci furono solo presidente militari come Grant, ma anche Poliglotti. James Monroe, che era stato ambasciatore a Parigi, parlava in francese con i famigliari. Herbert Hoover conosceva francese e cinese.  Theodore Rooselevlt leggeva regolarmente francese e tedesco e tenne un discorso in un francese non perfetto, ma comprensibile, nel 2016.

Però ci fu un presidente superiore agli altri: James Garfield, il ventesimo presidente degli Stati Uniti, è tragicamente noto per essere stato uno dei quattro presidenti assassinati durante il suo mandato. Tuttavia, la sua fine prematura non dovrebbe oscurare le sue altre straordinarie capacità, in particolare la sua sorprendente padronanza della scrittura e delle lingue.

Garfield era infatti un individuo ambidestro e poliglotta, capace di scrivere in greco con una mano e in latino con l’altra contemporaneamente. Un’abilità che trasforma il multitasking in una vera e propria arte.

Il mito della scrittura simultanea

La leggenda narra che Garfield intrattenesse i suoi amici scrivendo simultaneamente in greco e latino, rispondendo alle loro domande in due lingue diverse con entrambe le mani. Sebbene non esistano prove documentali di questa abilità, la sua ambidestria e la sua conoscenza delle lingue classiche sono ben documentata e iene riportata, ad esempio, dalla biografa Candice Mallard.

In un’epoca in cui è spesso difficile vedere i presidente fare discorsi profondi, la capacità di Garfield appare quasi eccezionale, eppure proprio lo studio delle lingue classiche esercitava il cervello e preparava a queste capacità. Chiaramente era facile per lui destreggiarsi fra documenti e discorsi.

Comunque Garfield era stato un Generale nella guerra civile, un politico e un avvocato di successo.

James Garfield

Un Presidente sfortunato

Purtroppo le sue capacità non furono sufficientemente sfruttate, perché la sua presidenza non durò neppure un anno, copme la sua vità non arrivà ai cinquanta. James A. Garfield fu assassinato il 2 luglio 1881 da Charles Julius Guiteau, un disoccupato che cercava vendetta per presunti debiti politici. Guiteau sparò a Garfield alla stazione ferroviaria di Washington, colpendolo due volte con un revolver Bulldog calibro

Dopo l’attentato, Garfield morì il 19 settembre 1881 a causa di complicazioni legate alle ferite e a infezioni causate da errori medici durante il suo lungo periodo di recupero. Mentre non si tenne conto delle prime scoperte sull’igene, anzi i medici misero le dita infette nelle ferite, il suo caso portò a sperimentazioni riuscite (il primo impianto di aria condizionata) e meno (un sistem magnetico di rilevazione dei proiettili creato da Bell).

Dopo la morte di Garfield, il suo vice presidente, Chester A. Arthur, assunse la presidenza. Arthur era un membro del Partito Repubblicano e rappresentava una corrente nota come “stalwart”, che sosteneva la nomina di attivisti di partito a cariche pubbliche


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