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IL PREMIER CONTE E LA GRECIA

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Il mio primo articolo di questa mattina era dedicato al “Filini” del governo gialloverde: Tria!

Ora è arrivato il momento del neoPremier Conte:

Mia intenzione è porgli la seguente domanda: caro Premier, desidera Lei passare alla storia come il novello Tsipras?

No perché, guardi quale immagine riportava ieri il Financial Times:

Il tweet diceva:

“protestano per ridurre l’austerity”

Cosa stanno chiedendo quei Greci? L’uscita dall’Euro? No! Vogliono solamente vivere un po’ meno duramente, interrompere/ridurre quell’austerity imposta per ridurre il debito pubblico.

Già! Ridurre il debito pubblico. Ma siamo sicuri fosse davvero quello l’obiettivo dell’austerity?  O piuttosto non è altro?

Cerchiamo di comprendere la verità ricorrendo ad uno studio di febbraio 2017:

I greci vennero esposti a pesanti manovre sul lavoro, finalizzate alla riduzione dei salari:

Siamo sull’ordine medio del 25%! Il tutto per cercare di aumentare la capacità competitiva greca! Questo avrebbe dovuto far risalire il loro PIL che, nel frattempo, si era ripiegato su se stesso causa crisi internazionale a cui si sommò la crisi del mercato interno. Sono o no riusciti i greci nel loro intento? Vediamolo:

In pratica possiamo con forza affermare NO! Il Pil è crollato e li è rimasto. 

E nel frattempo, sono esplose disoccupazione:

e povertà assoluta:

Il 36% della popolazione greca è a rischio povertà o esclusione sociale e almeno il 30% dei giovani non lavorano, non studiano e non si addestrano, uno dei più alti tassi in Europa.

Allora a cosa è servito tutto questo?

Ad una sola cosa:

AZZERARE LE PARTITE CORRENTI DELLA BILANCIA COMMERCIALE!

E per ottenere questo risultato, chiamato EXTERNAL COMPACT, Tsipras ha dovuto abbattere i salari del settore privato del 40%. Tale manovra, tra l’altro, i risultati non sono neanche stati ottimali poiché i settori oligopolistici non hanno abbassato i loro prezzi.


L’azzeramento delle Partite Correnti poteva esser ottenuto tornando alla propria valuta (la dracma) e svalutandola del necessario:

Ossia con la Grexit!

Ma questo non è possibile quando ad agire è il fenomeno della FINLANDIZZAZIONE e quando a comandare sono i tedeschi e il loro sistema finanziario.

Quindi, tornando al nostro Conte, poniamogli ora oa giusta domanda: è pronto a traghettarci fuori dall’euro o a trasformarsi nello Tsipras d’Italia? Tertium non  datur.

Ad maiora.

 


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