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Il più grande affare nei semiconduttori. Softbank vende il ramo a NVIDIA

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Il WSJ riferisce sabato che Softbank sta preparando un accordo per vendere il chipmaker britannico ARM Holdings (una consociata interamente controllata) a Nvidia Corp per oltre $ 40 miliardi. Una vendita nella fascia bassa di $ 40 miliardi in realtà sarebbe un buon affare per SoftBank: la società ha acquistato la quota solo 4 anni fa per $ 32 miliardi.

A causa di una politica di espansione nel settore tecnologico dispersa e poco ragionata Softbank si trova nella curiosa posizione di possedere  anche una partecipazione nella società che sta acquistando :

Nvidia e SoftBank sarebbero in “trattative avanzate” e potrebbe essere raggiunto un accordo già la prossima settimana.

Questo accordo, uno dei maggiori nella storia avrebbe anche un grande valore per il momenti in cui viene annunciato, all’alba di una nuova stretta nella guerra commerciale fra USA e Cina. Le nuove sanzioni degli Stati Uniti nei confronti di Huawei e la notizia, annunciata meno di una settimana fa, che Washington potrebbe aggiungere SMIC, il più grande produttore di chip della Cina, alla lista nera americana impedendole di utilizzare prodotti americani o persino la tecnologia prodotta negli Stati Uniti dovrebbero creare interruzioni della catena di approvvigionamento senza precedenti , in particolare in Asia. Di questo si potrebbe avvantaggiare qualsiasi altro produttore di chip occidentale, quindi anche NVIDIA con il nuovo “Braccio” comprato da Softbank.

Che fine faranno i soldi incassati dalla conglomerata giapponese? Andranno a compensare le perdite per la chiusura delle posizioni “Call” fatta dalla società la scorsa settimana e che ha portato anche ad una correzione del mercato, con la fine di un rally dei titoli tecnologici USA che proseguiva ormai da mesi. Softbank chiudendo le sue posizioni rialziste ci ha rimesso le penne, ed ha subito perdite consistenti. Ora si lecca le ferite.


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