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Il piano per la Pace tra Ucraina e Russia: la proposta Trump tra compromessi e realismo (e bastonate alla Germania)
⚡️ Piano di Pace Ucraina-Russia: I 28 Punti di Trump tra Rinuncia alla NATO e 200 Miliardi per la Ricostruzione (Ottimizzato per chiarezza, numeri chiave e urgenza, catturando l’attenzione sul nome noto)

Secondo indiscrezioni provenienti da fonti ucraine (Nextra), sarebbe stato presentato a Zelensky un piano di pace in 28 punti, frutto di una discussione tra l’ex Presidente statunitense Donald J. Trump e rappresentanti russi.
Questo documento, che si propone come base per un cessate il fuoco e un futuro accordo di pace, contiene diversi elementi di compromesso che meritano un’analisi serena, lontana dagli isterismi bellici. Non si tratta di una “vittoria russa” a mani basse, ma di una proposta con luci e ombre che ora poggia sul tavolo di Kiev.
⚡️ Ukrainian MP Honcharenko claims this is the actual U.S. peace plan for Ukraine
A quick breakdown of the 28 points 🇺🇦📝:
1. Ukraine
Permanently outside NATO — written into the Constitution.
Limited armed forces, no nuclear status.
U.S. security guarantees — but conditional.… https://t.co/y4oT6wV7km pic.twitter.com/SdLZJmCSv5— NEXTA (@nexta_tv) November 20, 2025
Dal punto di vista della filosofia economica che ci è più congeniale, il piano non trascura affatto la dimensione finanziaria e infrastrutturale: si prevede un robusto “pacchetto di ripresa globale” per l’Ucraina e una reintegrazione graduale della Russia nell’economia globale, con l’uso dei fondi congelati come leva per la ricostruzione. Un approccio, se vogliamo, pragmaticamente (almeno per l’Ucraina), dove l’investimento pubblico e lo sblocco di capitali dovrebbero fungere da volano economico e da incentivo alla pace.
Punti Chiave del Piano: Equilibrio Precario
Il documento definisce in modo esplicito i termini di un possibile accordo, toccando temi sensibili come la sovranità, l’adesione alla NATO e le questioni territoriali.
1. Questioni Politiche e di Sicurezza
- Sovranità e Non Aggressione: La sovranità dell’Ucraina sarà confermata. Russia, Ucraina ed Europa concluderanno un patto di non aggressione completo e globale. La Russia si impegna a non invadere i paesi vicini e la NATO non si espanderà ulteriormente.
- Neutralità Ucraina: L’Ucraina accetta di sancire nella Costituzione la non adesione alla NATO, e parallelamente la NATO si impegna a non accettarla in futuro. La NATO accetta anche di non dislocare truppe in Ucraina.
- Limiti Militari: La dimensione delle Forze Armate ucraine sarà limitata, anche se questo limite è piuttosto elevato.
- Sicurezza e Controllo Armamenti: L’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza affidabili, stile “NATO” DA USA ed Europa. Si terrà un dialogo tra Russia e NATO, mediato dagli Stati Uniti, per risolvere le questioni di sicurezza. Entrambi i paesi si impegnano a proseguire con i trattati di non proliferazione e controllo, e l’Ucraina accetta di essere uno Stato libero dal nucleare. Le garanzie cesseranno in caso di attacco ucraino alla Russia.
2. La Spinosissima Questione Territoriale
Questo è il cuore del compromesso, dove l’ambiguità lascia spazio a un riconoscimento de facto di parte delle conquiste russe.
| Regione | Status Proposto | Note |
| Crimea, Luhansk, Donetsk | Riconosciute come territori russi de facto, anche dagli Stati Uniti. | Riconoscimento de facto delle annessioni. |
| Kherson e Zaporizhia | Congelate sulla linea di contatto, con riconoscimento de facto su tale linea. | Un parziale passo avanti, come si diceva, con demilitarizzazione implicita sulla linea di contatto. |
| Altre aree | La Russia rinuncia ad altri territori concordati che controlla al di fuori delle 5 regioni. | Ritiro da altre aree. |
| Donetsk (sotto controllo ucraino) | Le forze ucraine si ritirano dalla parte sotto il loro controllo, che diventerà una zona cuscinetto neutrale e demilitarizzata. Sarà riconosciuta a livello internazionale come territorio della Federazione Russa, ma le forze russe non vi entreranno. | Un ritiro ucraino con un riconoscimento territoriale a Mosca. |
Ci sono ovviamente moltissimi punti da chiarire. Ad esempio, quando si parla di “Parti non occupate” degli oblast di Kherson e Zaporizhia, quali? Dato che c’è stata una certa mobilità del fronte, quale data fa atto? Si tratta di aree non esattamente piccole.
3. Economia, Ricostruzione e Sanzioni
Il piano affronta la necessità di rimettere in moto l’economia, sia ucraina che russa, con un approccio che cerca di creare incentivi economici alla pace.
- Ucraina – Accesso e Sviluppo:
- L’Ucraina ha diritto all’adesione all’UE e riceverà accesso preferenziale al mercato europeo a breve termine. (che cosa ne diranno i contadini polacchi e francesi?)
- Sarà istituito un Fondo di sviluppo per l’Ucraina per investire in settori ad alta crescita come tecnologia, data center e intelligenza artificiale.
- Gli Stati Uniti collaboreranno per ripristinare e gestire le infrastrutture del gas ucraino. (Segnatevi questo punto)
- Previsti sforzi congiunti per ricostruire le aree devastate dalla guerra e sviluppare infrastrutture e risorse minerarie.
- Russia – Reintegrazione e Sanzioni:
- La Russia sarà reintegrata nell’economia globale.
- Le sanzioni saranno revocate gradualmente e concordate caso per caso.
- Gli Stati Uniti stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine per promuovere lo sviluppo reciproco in settori strategici (energia, intelligenza artificiale, ecc.).
- La Russia sarà invitata a rientrare nel G8.
- Fondi Congelati – La Leva:
- 200 miliardi di dollari (100 mld russi congelati + 100 mld aggiunti dall’Europa) saranno investiti in un’iniziativa di ricostruzione e investimento in Ucraina guidata dagli Stati Uniti (che riceveranno il 50% dei profitti).
- I fondi europei congelati saranno sbloccati.
- I restanti fondi russi congelati saranno investiti in un veicolo di investimento congiunto USA-Russia.
4. Garanzie e Monitoraggio
Le garanzie di sicurezza sono accompagnate da “clausole di recesso” piuttosto fantasiose, a dir poco.
- Garanzia USA: Gli Stati Uniti garantiranno l’accordo, ricevendo un risarcimento per la garanzia.
- La garanzia decade se l’Ucraina invade la Russia o lancia un missile su Mosca o San Pietroburgo senza motivo.
- In caso di invasione russa, salvo risposta militare coordinata, le sanzioni globali saranno ripristinate e i benefici dell’accordo annullati.
- Monitoraggio: Sarà istituito un gruppo di lavoro congiunto USA-Russia per l’attuazione. L’accordo sarà monitorato e garantito da un Consiglio per la Pace presieduto dal Presidente Donald J. Trump.
Conclusioni: la palla passa a Kiev, ma l’Europa e la Germania sono sconfitte
Se questo è l’accordo, la lettura è complessa. L’Ucraina ottiene garanzie di sicurezza, un massiccio piano di investimenti e l’apertura all’UE, ma a costo di una dolorosa (e costituzionalmente complessa) rinuncia alla NATO e di un riconoscimento de facto di ampie porzioni di territorio al Cremlino, inclusa la zona cuscinetto demilitarizzata a Donetsk. La previsione di elezioni in Ucraina entro 100 giorni e l’amnistia per le azioni di guerra sono elementi che accelerano il processo, ma che potrebbero suscitare non poche polemiche interne.
È un piano che scambia la sovranità politica (rinuncia alla NATO) e parte della sovranità territoriale con la sicurezza e una massiccia iniezione di capitali per la ricostruzione. Il rovescio della medaglia? Una Russia reintegrata che, pur vincolata da patti di non aggressione, vede riconosciute le sue conquiste de facto. Non è la pace ideale per l’Ucraina, ma forse l’unica pace “reale” possibile in uno scenario di stallo prolungato. Ora tocca a Zelensky dare un segnale.
Attenzione che il fondo ucraino americano di ricostruzione si occuperà della rigenerazione dell’infrastruttura del gas ucraina, quella che porterà il gas naturale russo in Europa. Qui a vincere sono i paesi dell’Est Europa, ma a perdere è la Germania: il fronte unico con la Russia creato da Nord Stream 1 e 2 è storia. Inoltre la UE rischia di rimanere con il cerino in mano dei costi della ricostruzione ucraina. Cosa diranno gli agricoltori polacchi, ungheresi e francesi dell’integrazione di Kiev nel mercato UE?
Domande e Risposte
Quali sono i principali “costi” e “benefici” per l’Ucraina in questo piano?
Il costo principale per l’Ucraina è la rinuncia all’adesione alla NATO, da sancire in Costituzione, e il riconoscimento de facto di Crimea, Luhansk, Donetsk, e delle porzioni di Kherson e Zaporizhia sulla linea di contatto come territorio russo. Il beneficio è una garanzia di sicurezza affidabile, un accesso preferenziale all’UE e un ingente pacchetto di ripresa globale per la ricostruzione, finanziato anche da 200 miliardi di dollari di fondi, inclusi quelli russi congelati.
In che modo il piano utilizza i fondi russi congelati e quali sono le implicazioni economiche per gli Stati Uniti?
Il piano prevede l’investimento di 100 miliardi di dollari di fondi russi congelati in un’iniziativa di ricostruzione in Ucraina, a cui l’Europa aggiungerà altri 100 miliardi. Gli Stati Uniti guideranno questa iniziativa e, attenzione al dettaglio, riceveranno il 50% dei profitti generati. Questo non solo fornisce capitale per l’Ucraina ma crea anche un diretto interesse economico statunitense nel successo della ricostruzione.
Qual è il ruolo del Presidente Donald J. Trump e perché è così centrale nel meccanismo di garanzia?
Il Presidente Donald J. Trump è designato come presidente del “Consiglio per la Pace” che avrà il compito di monitorare e garantire l’attuazione dell’accordo giuridicamente vincolante. Le violazioni saranno soggette a sanzioni. Inoltre, il piano prevede che la garanzia statunitense sia compensata. Il suo ruolo è quindi quello di “garante politico” e supervisore finale del rispetto del trattato da parte di tutte le parti.









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