Attualità
IL PD IMPLICATO ANCHE CON I VERTICI DI BPVI? CHE SIA QUESTA LA VERA SPIEGAZIONE DEL VERGOGNO DECRETO?
Da un articolo de “La Verità” oggi trapelano dei retroscena nei rapporti fra PD e vertici della Popolare di Vicenza che mettono una luce molto sospetta su tutta la vicenda del decreto.
L’editore Alfredo Bernardini Pace, interrogato dalla procura di Vicenza, ha affermato che esisteva una grande vicinanza fra Emanuele Giustini , definito fra lo stesso Zonin come il proprio “Braccio destro” ed il PD nella persona del suo tesoriere, Francesco Bonifazi. Bernardini era stato invitato ad una cena in cui Giustini ed altri gli avevano prospettano di acquisire il quotidiano del PD “L’Unità”, dando una mano oggettiva al partito democratico togliendo la patata bollente, ed indebitata, dalle mani di Bonifazi La cena avvenne nel novembre 2014 e fu una cena ufficiale di finanziamento del PD, con tanto di partecipazione di Renzi e della Boschi. in cui si pagavano 1000 euro a persona per finanziarne l’attività politica. Lo stesso Bernardini Pace fu poi coinvolto personalmente da Zonin nell’azionariato di BPVI, posizione da cui riuscì a svincolarsi solo tramite l’intervento di avvocati.
Quindi il tesoriere del PD fece pressioni attraverso il braccio destro di Zonin, affinchè un imprenditore aiutasse finanziariamente il Partito Democratico. Lo stesso tesoriere Bonifazi è ora nella famosa commissione di inchiesta sulle banche, insieme al resto della rappresentanza del PD , cioè Orfini, Dell’Aringa, Giannini e Marcucci, tutti politici che sperano di avere una ricaduta mediatica dalla propria posizione in una commissione che , sicuramente, non riuscirà a concludere nulla, visti i tempi ristretti di operato.
Siamo sicuri che il tesoriere Francesco Bonifazi sarà in grado di chiarire gli intrecci fra Zonin, BPVI e PD paralndo direttamente alla commissione, magari anche spiegandoci che il decreto non è stato il colpo di spugna per nascondere tristi vicende di finanziamento politico.
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