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IL NUOVO PRESIDENTE SUDAFRICANO PREPARA IL CAOS INTERNO ED UNA CRISI BANCARIA

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Cari amici,

Cyril Ramaphosa ha sostituito Zuma, dimessosi per corruzione, come presidente del Sud Africa. Fra le sue prime affermazioni vi è stata non la lotta alla corruzione, vera piaga dell’epoca Zuma, ma la dichiarazione, subito seguita da un voto dell’assemblea nazionale, per l’espropriazione delle proprietà terriere dei bianchi senza nessun compenso.

“Il tempo della riconciliazione è terminato, ora è il tempo della giustizia ” è stato detto nel parlamento Sud Africano, ma questo ha subito messo in allarme, oltre ai proprietari terrieri bianchi, anche gran parte degli investitori internazionali. Ramaphosa è subito corso a tranquillizzarli, ma una decisione del genere non viene vista come tranqullizzante.

Il Sud Africa ha dei grossi problemi infrastrutturali, ad esempio Città del Capo ha l’acqua razionata e presto rischia di rimanere completamente a secco. Nonostante questo la prima preoccupazione di Ramaphosa è una mossa demagogica e potenzialmente devastante, con una serie di sfide incredibili da affrontare. Ad esempio:

  • togliere la terra ai farmer bianchi per darla a chi ? Gli Zulu presero le terre agli Ndwana, che a loro volta le presero ai Pedi, insomma chi ha rubato cosa a chi ?
  • Ci sono famiglie di origine Boera che risiedono in Sud Africa, sulle proprie farm, da quasi 300 anni. Non sono Sud Africani solo per il colore della loro pelle ? Non è questo un fatto puramente razziale?
  • l’intenzione del ANC al governo è spezzare le grandi proprietà in piccoli appezzamenti da destinare a singole famiglie, ma  in questo modo si viene a rompere la capacità produttiva di queste grandi aziende agricole, spesso specializzate in produzioni di alta qualità.
  • La stessa operazione in Zimbabwe è stata drammatica sia per le violenze che l’hanno seguita, sia per il calo del Prodotto interno lordo che ne è seguito, dell’ordine anche del 15% in un anno. Un disastro economico che ha messo le basi per l’iperinflazione. 
  • Infine molte proprietà non hanno avuto origine ai tempi della Grande Migrazione dei Boeri, ma derivano da acquisti recenti, fatti a debito, in modo legittimo. In questo caso l’espropriazione senza rimborso porterà ad un’esplosione di crediti inesigibile e , a sua volta , all’implosione del sistema creditizio Sud Africano.

Quindi l’applicazione di una politica di discriminazione razziale porterà a gravi danni a tutto il sistema economico Sud Africano, con grosse possibilità di esplosione, di crisi e di maggiore povertà. Il tutto senza considerare le tensioni di carattere politico, perchè quella dei proprietari terrieri bianchi è una minoranza, ma agguerrita.

La via verso l’autodistruzione mascherata come giustiza sociale.

 


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