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Il nuovo Caccia cinese di Sesta Generazione manovra muovendo le Ali

Una foto da dietro del nuovo caccia di sesta generazione cinese J-XDS rivela come il controllo avvenga muovendo direttamente le estremità delle ali

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Ora abbiamo una foto del caccia di sesta generazione cinese che mostrano come lavorano le superfici mobili del nuovo caccia di Pechino.

Una foto posteriore del J-XDS è stata recentemente condivisa su Weibo dall’utente Cute Orca, accompagnata da una didascalia che ha suscitato interesse nella comunità aeronautica. La didascalia recitava: “Se questa non è una foto in PS, dimostra che il J-XDS ha le estremità alari completamente mobili e non ha stabilizzatori verticali angolati”.

Questa rivelazione indica una scelta progettuale significativa nello sviluppo del J-XDS, che suggerisce un’attenzione particolare al miglioramento dell’efficienza aerodinamica e della manovrabilità dell’aereo.

Le estremità alari completamente mobili, rispetto alle tradizionali estremità alari fisse, consentono un controllo dinamico della distribuzione della portanza del velivolo e possono ridurre significativamente la resistenza aerodinamica durante il volo, migliorando l’efficienza del carburante e riducendo la firma acustica.

L’assenza di stabilizzatori verticali angolati fa pensare a una filosofia di progettazione volta a ridurre la sezione trasversale dei radar, un fattore chiave della tecnologia stealth.

La menzione di questo velivolo in un tweet di @RupprechtDeino non ha fatto altro che alimentare la curiosità e le speculazioni nei settori della difesa e dell’aviazione sulle capacità e le intenzioni del progetto J-XDS.
Questo sviluppo si allinea con le tendenze globali dell’aviazione militare verso progetti di velivoli più adattivi, efficienti e stealth, che potrebbero ridefinire le tattiche di superiorità aerea nei conflitti futuri.

Il J-XDS, un caccia stealth di nuova generazione proveniente dalla Cina, è stato recentemente oggetto di un intenso esame e di un grande interesse da parte delle comunità mondiali dell’aviazione e della difesa.

 

Lo sviluppo del J-XDS fa parte della più ampia spinta della Cina a modernizzare le proprie capacità di aviazione militare, con l’obiettivo di sfidare la superiorità aerea delle potenze più affermate.

Lo sviluppo del J-XDS riflette anche la tendenza dell’aviazione militare a integrare materiali avanzati e tecniche di progettazione per ottenere cellule più leggere ma più resistenti.

Questo non solo favorisce le caratteristiche stealth del velivolo, riducendone l’ingombro fisico, ma ne migliora anche le prestazioni grazie a un migliore rapporto potenza-peso.

L’integrazione di queste tecnologie suggerisce che il J-XDS potrebbe essere equipaggiato con avionica all’avanguardia, suite di sensori e forse anche capacità di guerra centrata sulla rete, consentendogli di operare efficacemente in modo coordinato con altri mezzi, compresi i sistemi senza pilota.

Nel contesto più ampio dell’aviazione militare mondiale, il J-XDS posiziona la Cina come un attore formidabile nello sviluppo della tecnologia dei caccia di sesta generazione.

Sebbene i dettagli specifici sulle sue capacità di armamento, avionica e motore rimangano speculativi, le innovazioni progettuali visibili indicano una piattaforma progettata per missioni di superiorità aerea a lungo raggio, per la guerra elettronica e potenzialmente anche per il controllo di veicoli aerei da combattimento senza pilota [UCAV] come parte di una rete più ampia.

Non è il solo programma cinese di caccia di sesta generazione

Passando dalla discussione sul J-XDS, è opportuno ricordare che verso la fine di dicembre 2024, la Cina ha presentato anche un altro caccia di sesta generazione, il J-36, mostrando ulteriormente i suoi progressi nella tecnologia dell’aviazione militare.

Il J-36, come la sua controparte, rappresenta un passo significativo nelle ambizioni aerospaziali della Cina, che mira a ridefinire la superiorità aerea con un design e capacità all’avanguardia.

Caccia Chengdu J-36

Il J-36 si distingue per il design dell’ala volante senza coda a triplice getto, una configurazione che enfatizza la furtività, la velocità e la resistenza. Questo velivolo è stato avvistato per la prima volta mentre effettuava voli di prova a Chengdu, nel Sichuan, proprio alla fine dell’anno, segnando un momento cruciale nella storia dell’aviazione militare cinese.

La scelta di un design senza coda riduce la sezione trasversale radar del velivolo, migliorando le sue capacità stealth, fondamentali per le operazioni in spazi aerei contesi.

L’assenza di uno stabilizzatore verticale, unita alla configurazione a triplice getto, suggerisce un’attenzione particolare alla minimizzazione della resistenza aerodinamica, migliorando così le prestazioni dell’aereo, come la velocità massima e l’efficienza dei consumi.

Si ipotizza che il progetto del J-36 incorpori caratteristiche stealth su tutti gli aspetti, il che significa che è stato progettato per essere meno rilevabile da qualsiasi angolazione, un progresso significativo rispetto alle generazioni precedenti in cui la stealth era spesso ottimizzata per gli aspetti frontali.

Le sue grandi dimensioni, con una lunghezza stimata di circa 23 metri e un’apertura alare di 19 metri, lasciano intendere che si tratta di una piattaforma in grado di trasportare carichi sostanziali, che potrebbero includere avionica, sensori e armamenti avanzati.

Queste dimensioni suggeriscono anche che il J-36 potrebbe svolgere ruoli che vanno oltre la tradizionale superiorità aerea, includendo forse missioni di guerra elettronica, intelligence, sorveglianza e ricognizione, o persino come nodo di comando in una rete di sistemi senza pilota.

Lo sviluppo del velivolo è stato avvolto dalla segretezza, con poche informazioni ufficiali rilasciate dal governo cinese, che hanno portato a molte speculazioni sul suo ruolo esatto e sulle sue capacità.

Tuttavia, il numero di serie visibile “36011” e il contesto in cui è stato presentato insieme ad altri importanti progetti militari nello stesso periodo suggeriscono che si tratta di qualcosa di più di un semplice prototipo: è un modello in fase di sviluppo che si sta muovendo verso la prontezza operativa.

In termini di implicazioni operative, il J-36, con le sue avanzate capacità stealth, di rete e di carico potenziale elevato, pone la Cina in condizione di sfidare gli attuali paradigmi della strategia di combattimento aereo.

 


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