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Il muratore-robot è qui: costruirà le nostre case a 360 mattoni l’ora?

Arriva il robot muratore che posa 360 mattoni all’ora: la tecnologia australiana che promette di costruire case più in fretta e con meno sprechi.

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Mentre in Italia il dibattito sulla produttività e sull’efficienza dei cantieri rimane un tema quasi filosofico, dall’altra parte del mondo, in Australia, la questione viene affrontata in modo molto più pragmatico. La società FBR Limited ha appena completato i test di accettazione per Hadrian, un nome che evoca l’antico vallo romano, ma con una missione decisamente più moderna: costruire muri in modo quasi completamente automatizzato.

Questo non è un semplice braccio meccanico confinato in una fabbrica, ma un sistema robotico mobile, installato su un autocarro, pronto per essere trasportato e messo all’opera direttamente in cantiere. Durante i recenti test, Hadrian ha dimostrato di poter posare oltre 285 blocchi all’ora, con una punta prestazionale dichiarata di 360, 6 al minuto. In una delle prove, ha eretto una struttura di 751 blocchi a un ritmo impressionante, gestito da una squadra di sole due persone: un operatore per il robot e uno per il sollevatore telescopico.

Come funziona e cosa può fare?

Il sistema si basa su alcuni pilastri tecnologici che lo rendono particolarmente interessante. Non si tratta solo di forza bruta, ma di un’integrazione tra software, meccanica di precisione e sensoristica avanzata.

  • Sistema di Controllo Intelligente: Un software proprietario trasforma i disegni digitali dei muri direttamente in istruzioni per il posizionamento dei blocchi. Questo non solo ottimizza il processo, ma riduce la movimentazione dei materiali e gli sprechi, allineando tutti gli stakeholder su un’unica fonte di dati.
  • Tecnologia di Stabilizzazione Dinamica (DST®): È forse il cuore del sistema. Questa tecnologia brevettata corregge in tempo reale i movimenti e le vibrazioni, permettendo ad Hadrian di posare i blocchi con precisione millimetrica anche in condizioni non ideali, come in un cantiere all’aperto. Il sistema è progettato per resistere a venti fino a 60 km/h e può operare anche in caso di pioggia leggera.
  • Adesivo Speciale: Dimenticate la classica malta. Hadrian utilizza un adesivo a presa rapida (Fastbrick Adhesive) che funge da legante, accelerando ulteriormente i tempi di costruzione e garantendo una tenuta strutturale ottimale.

Le capacità fisiche del robot non sono da meno, come riassunto nella tabella seguente:

SpecificaValore
Portata massima del braccio32 metri
Peso massimo del blocco45 kg
Dimensioni massime del blocco60 cm x 40 cm x 30 cm
Velocità di posa (di picco)360 blocchi/ora
Team operativo richiesto2 persone

Il costo per entrare in possesso di questa tecnologia è di 7,8 milioni di dollari australiani, circa 4,7 milioni di euro. Un investimento non banale, che lo destina a grandi imprese di costruzione che possono ammortizzarlo su progetti residenziali, commerciali o di sviluppo immobiliare su larga scala.

Hadrian non è solo

Il robot di FBR si inserisce in una tendenza globale di automazione nell’edilizia, un settore tradizionalmente a bassa tecnologia e ad alta intensità di manodopera. Altri esempi includono:

  • CivDot di Civ Robotics: Un robot statunitense che esegue rilievi topografici per la tracciatura dei cantieri fino a otto volte più velocemente dei metodi tradizionali.

    CivDot

  • Robot collaborativi in Germania: Sono in fase di test robot che lavorano a fianco degli operai umani, memorizzando un “gemello digitale” della struttura da costruire per assistere l’uomo con una precisione sovrumana, senza però sostituirlo del tutto.

La promessa è quella di sempre: aumentare la produttività, ridurre i costi, limitare gli sprechi e completare i progetti più in fretta. Una promessa che, se mantenuta, potrebbe davvero cambiare le regole del gioco in un settore chiave per l’economia, reiducendolo per settori in cui, in questo momento, sembra insuperabile.

 

Domande e Risposte per il Lettore

1. Questo robot sostituirà completamente i muratori umani? È improbabile una sostituzione totale, almeno nel breve-medio termine. Hadrian eccelle in strutture standardizzate e di grandi dimensioni. Tuttavia, lavori di finitura, ristrutturazioni, cantieri complessi o di piccole dimensioni richiederanno ancora la flessibilità e l’esperienza umana. Più che una sostituzione, è probabile una trasformazione del lavoro: serviranno meno muratori “tradizionali” e più operatori specializzati in grado di gestire e manutenere questi sistemi robotici.

2. Qual è il vantaggio principale di usare un robot come Hadrian rispetto a una squadra di operai? Il vantaggio principale è un drastico aumento della produttività e della velocità di costruzione, unito a una precisione costante. Un robot non si stanca, non fa pause e lavora con la stessa accuratezza dal primo all’ultimo blocco. Questo si traduce in tempi di consegna più brevi, minori costi di manodopera per unità di lavoro e una significativa riduzione degli scarti di materiale, con benefici sia economici che ambientali.

3. Una tecnologia del genere potrebbe essere utile in Italia? Assolutamente sì. L’Italia sconta una produttività nel settore delle costruzioni storicamente bassa e costi elevati. Una tecnologia come Hadrian potrebbe essere risolutiva per accelerare grandi progetti residenziali o per la ricostruzione post-calamità, dove velocità e standardizzazione sono cruciali. Tuttavia, la sua adozione dipenderà dalla capacità delle imprese di sostenere un investimento iniziale così elevato e di adattare i processi di cantiere a un modello di lavoro più industrializzato.

E tu cosa ne pensi?

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