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Cina

Il “Miracolo” dell’ingegneria cinese: ponte crolla pochi mesi dopo l’inaugurazione

Ingegneria o fretta? Ponte strategico cinese crolla nel fiume a pochi mesi dall’inaugurazione. Nessuna vittima grazie a un allarme crepe, ma restano molti dubbi sulla qualità delle mega-opere.

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L’espansione infrastrutturale cinese, spesso presentata come un modello di efficienza keynesiana (seppur con caratteristiche peculiari), ha subito un vistoso e rumoroso intoppo. Un massiccio ponte nel Sichuan, nel sud-ovest della Cina, è collassato martedì, precipitando nel fiume sottostante a pochi mesi dalla sua inaugurazione.

Fortunatamente, come riportato dai media statali cinesi, non si registrano vittime. Le autorità locali avevano notato segnali preoccupanti—crepe sul manto stradale e deformazioni evidenti del pendio—già il giorno prima, imponendo (provvidenzialmente) controlli al traffico e la successiva chiusura.

Il filmato del collasso, ampiamente diffuso sui social media cinesi e ripreso da agenzie come Reuters, mostra la struttura—il ponte Hongqi—accartocciarsi e precipitare nel fiume, sollevando un’enorme nube di detriti. L’incidente è avvenuto intorno alle 15:00 ora locale, vicino all’autostrada nazionale G317. Ecco il vvideo del crollo, come presentato nei social media:

Qui sorge l’ironia, non troppo velata. Il ponte Hongqi non era un’opera secondaria. Con i suoi 758 metri di lunghezza e piloni che, secondo i media, raggiungevano i 172 metri di altezza, era un ponte a sbalzo progettato per superare una gola profonda.

Era stato completato all’inizio di quest’anno e faceva parte della strategica autostrada G317, una via cruciale che collega la Cina centrale al Tibet.

Il ponte Hingqui in costruzione

Costruito dal colosso statale Sichuan Road & Bridge Group, il ponte era parte di quella massiccia spinta governativa per “migliorare la connettività” e “stimolare la crescita economica” nel difficile terreno della Cina occidentale. Doveva essere un fiore all’occhiello, un simbolo del progresso ingegneristico del paese; è diventato, in pochi mesi, l’immagine di una fretta che, forse, fa a pugni con la qualità e la stabilità geologica.

Al momento, i media statali non hanno fornito una causa ufficiale, sebbene le prime valutazioni suggeriscano che l’instabilità geologica dell’area possa aver giocato un ruolo determinante. Le indagini sono in corso. Rimane l’immagine di un’infrastruttura strategica, costata ingenti risorse pubbliche, che ha avuto un ciclo di vita utile misurabile in mesi, non in decenni.

Domande e risposte

Cosa è successo esattamente al ponte Hongqi? Il ponte Hongqi, una struttura di 758 metri nella provincia cinese del Sichuan, è collassato martedì 11 novembre. L’incidente è avvenuto a pochi mesi dalla sua apertura al traffico, dopo essere stato completato all’inizio del 2025. L’intera struttura a sbalzo ha ceduto, precipitando nel fiume sottostante e sollevando una vasta nube di polvere e detriti, come mostrato da numerosi video.

Ci sono state vittime o feriti nel crollo? No, fortunatamente i media statali cinesi hanno confermato che non ci sono state vittime. Le autorità avevano notato segnali di allarme—crepe sul manto stradale e deformazioni sul pendio della spalla del ponte—già il giorno prima del crollo. Per questo motivo, avevano imposto restrizioni al traffico e chiuso preventivamente la struttura, evitando così una tragedia.

Perché questo crollo è significativo per la Cina? Il ponte Hongqi era stato presentato come un simbolo del progresso ingegneristico cinese e un tassello fondamentale della strategia di sviluppo infrastrutturale verso ovest. Faceva parte della vitale autostrada G317, che collega la Cina centrale al Tibet. Il fatto che un’opera così strategica, costruita da un gruppo statale, sia crollata così rapidamente solleva seri interrogativi sulla qualità, la rapidità dell’esecuzione e forse sulla stabilità geologica dei siti scelti per questi massicci investimenti.

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