Esteri
Il massacro di cui non avete sentito parlare
Barsalogho, città del Burkina Faso, ad agosto ha visto un massacro di civili da parte dI Al Qaeda che ora si è saputo arrivare a 600 civili. Eppure non avete letto quasi nulla su questo massacro
Agosto 2024. Il sole cocente del Sahel picchiava implacabile sul villaggio di Barsalogho, nella provincia di Sanmatenga, Burkina Faso. Nulla faceva presagire l’orrore che di lì a poco si sarebbe abbattuto sulla comunità. All’improvviso, un gruppo di terroristi, arrivati a bordo di motociclette, ha fatto irruzione nel villaggio, seminando morte e distruzione. Armi automatiche hanno sputato fuoco e piombo, mentre gli abitanti, colti di sorpresa, cercavano invano di mettersi in salvo.
Il massacro si è consumato in poche ore, lasciando dietro di sé una scia di sangue e dolore. Inizialmente, si parlava di 300 vittime, un numero già di per sé agghiacciante. Ma con il passare dei giorni, la tragica conta dei morti è salita vertiginosamente, arrivando a toccare la spaventosa cifra di 600.
Chi erano queste vittime? Per lo più civili inermi, tra cui donne e bambini, che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Molti di loro erano membri dei Volontari per la Difesa della Patria (VDP), una milizia civile che affianca l’esercito nella lotta contro il terrorismo. Proprio la loro presenza sembra essere stata la causa scatenante dell’attacco, rivendicato dal Gruppo di Supporto all’Islam e ai Musulmani (Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin,JNIM,), affiliato ad Al-Qaeda.
Il massacro di Barsalogho ha scosso profondamente il Burkina Faso, ma all’estero è durato il tempo di un titolo, nella migliore delle ipotesi. Eppure è stato enorme e le trincee che gli abitanti stavano scavando per difendere il piccolo centro dagli attacchi dei terroristi di Al Qeda si sono tramutati in sepolcri di massa per la popolazione civile.
Eppure non sentite nessuna voce che si sia alzata per affermare che bisogna far cessare il terrorismo, che bisogna “FaBarsaloghore qualcosa”: Questo perché il governo del Burkina Faso ha rinunciato all’alleanza con la Francia, e quindi non deve più apparire nelle notizie, qualsiasi sia il massacro che viene compiuto.
Magari sarà stato un errore per la giunta militare che controlla il paese affidarsi alla Wagner che, sul posto, non è stata efficace, ha mandato pochi uomini e la cui presenza ha generato un vuoto nel quale sono cresciuti i movimenti terroristici che stanno devastando la regione. Però questo non giustifica, di per se, il silenzio totale sulla tragedia, tanto più che la destabilizzazione del Burkina Faso non fa che aumentare i flussi migratori di disperati che poi si dirigono verso il Mediterraneo.
Eppure, anche se i morti fossero stati tre volte tanti, la notizia non avrebbe bucato i telegiornali.
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