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IL LANDER DI BERLINO COMPRA 670 APPARTAMENTI PER NON LASCIARLI AI PRIVATI. Ordoliberismo per gli altri, mica per i tedeschi

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Ora diamo una notizia veloce veloce che farà piangere l’Istituto Bruno Leoni, se le lacrime fossero liberiste, e farebbe levare acuti guaiti a Radio 24. Il Lander di Berlino, a guida rosso rosso verde, ha deciso di acquistare 670 appartamenti nella centrale Karl Marx Alle, per evitare che finissero nelle mani della società privata Deutsche Wohle. L’operazione  è stata compiuta tramite la società comunale Gewobag ed ha come finalità quella di permettere agli inquilini di rimanere in affitto pagando dei canoni accessibili.

La transazione  è parte di un progetto più ampio predisposto dal sindaco Michael Muller che vuole un maggior numero di abitazioni di proprietà pubblica per rendere possibile vivere in città.

” Vogliamo che i berlinesi possano continuare a permettersi di vivere in città”, ha detto Müller, per cui  “Dove è possibile acquisteremo appartamenti, in modo che Berlino riprenda il controllo sul mercato immobiliare”.

Le grandi società immobiliari, come Deutsche Wohle, che possiede già 112 mila appartamenti in città, hanno acquistato spesso interi quartieri per poi innalzare i canoni di affitto, spesso causando ondate di sfratti. Il senato del lander stava da tempo lavorando ad una soluzione, passando anche attraverso formule complicate come l’acquisto da parte dell’inquilino per poi  cedere l’appartamento a Gewobag, ma alla fine ha dovuto optare per la soluzione più diretta.

Immaginate se domani la Raggi o la Appendino annunciassero l’acquisto di 500 appartamenti in centro per evitare gli sfratti. Sentireste Zingaretti  gridare allo scandalo, allo stato socialista, alla ruberia, alo spreco di denaro pubblico. Veniamo da 30 anni di privatizzazioni selvagge del patrimonio immobiliare, e non solo, pubblico, con risultati che vediamo: prezzi bassi per l’eccesso di offerta, ma accompagnati da affitti troppo alti. L’immobiliare pubblico è stato ridotto ad una mucca da ammazzare e da squartare, così come il piccolo proprietario privato, ed acora oggi si parla di “Privatizzazioni” senza pensare alle conseguenze o a soluzioni alternative. A Berlino vanno controcorrente, anche a costo di far piangere IBL.

 

 


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