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Il gran ballo di TikTok: quali saranno i nuovi proprietari del Social Media negli USA?

TikTok, l’accordo c’è: nasce una nuova società a guida USA con Oracle, ma Pechino non vende l’algoritmo. Ecco i dettagli del compromesso e cosa cambia ora per l’Europa.

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Dopo mesi di accesi dibattiti, sembra che il destino delle attività statunitensi di TikTok sia stato deciso: secondo il JPM, una delle proprietà mediatiche più preziose al mondo sarà controllata da un consorzio di investitori che include Oracle, Silver Lake e Andreessen Horowitz, nell’ambito di un accordo che Stati Uniti e Cina stanno finalizzando mentre i colloqui entrano nella fase cruciale.

L’accordo, discusso questa settimana a Madrid dai negoziatori statunitensi e cinesi, prevede la creazione di una nuova entità statunitense che gestirà l’app, con gli investitori statunitensi che deterranno circa l’80% delle quote e gli azionisti cinesi il resto. La nuova società avrà anche un consiglio di amministrazione a maggioranza americana, con un membro designato dal governo degli Stati Uniti.

Agli utenti esistenti negli Stati Uniti verrebbe chiesto di passare a una nuova app, che TikTok ha creato e sta testando. Ancora più importante, gli ingegneri di TikTok ricreeranno una serie di algoritmi di raccomandazione dei contenuti per l’app, utilizzando la tecnologia concessa in licenza dalla società madre di TikTok, ByteDance, anche se anche la più piccola deviazione dall’algoritmo originale potrebbe condannare al fallimento l’app con sede negli Stati Uniti, poiché quel particolare “ingrediente segreto” altamente coinvolgente è il motivo per cui l’app è così popolare.

Oracle, partner di lunga data di TikTok, gestirà i dati degli utenti presso le sue strutture in Texas, ha osservato il WSJ. Andreessen Horowitz era stata fra i primi finanziatori di Twitter, ma ora è vicina alla criptovalute. 

Entrambe le parti stanno ancora definendo i dettagli finali dell’accordo proposto e i termini potrebbero cambiare. Le trattative su TikTok arrivano mentre Washington e Pechino gettano le basi per un potenziale incontro tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping alla fine di quest’anno, con Pechino che spinge per una visita di Trump in Cina.

Affinché il piano TikTok sia conforme alla legge statunitense, sostengono i dirigenti del settore tecnologico, i suoi algoritmi devono essere creati e gestiti da un team di ingegneri americani isolati dall’influenza cinese. Al di là dei termini finanziari, decidere come gestire l’algoritmo di TikTok è stata una parte delicata dell’accordo, perché è considerato senza dubbio la parte più redditizia dell’azienda.

“Abbiamo raggiunto un accordo su TikTok. Ho raggiunto un accordo con la Cina. Venerdì parlerò con il presidente Xi [Jinping] per confermare tutto”, ha detto Trump fuori dalla Casa Bianca martedì mattina prima di partire per un viaggio nel Regno Unito. “Si tratta di aziende molto grandi che vogliono acquistarlo”.

Il quadro dell’accordo è stato definito durante i colloqui commerciali di Madrid dei giorni scorsi. I contorni dell’accordo sono stati oggetto di discussione dalla primavera scorsa. Le due parti hanno avviato le trattative a gennaio, quando Trump ha dichiarato che avrebbe impedito a TikTok di chiudere i battenti in base a una legge del 2024, stipulando un accordo per salvarla negli Stati Uniti.

“Entrambe le parti hanno raggiunto un consenso di base sulla risoluzione della questione TikTok”, ha dichiarato ai giornalisti a Madrid Wang Jingtao, vicedirettore della principale autorità cinese di regolamentazione del cyberspazio.

Gli attuali investitori di ByteDance, tra cui Susquehanna International, KKR e General Atlantic, farebbero parte del gruppo che detiene circa l’80% della nuova società. La quota degli azionisti cinesi di ByteDance scenderebbe appena sotto il 20% per conformarsi a una legge statunitense approvata lo scorso anno che impone alla società di concludere un accordo o di cessare l’attività in America.

Pechino aveva espresso preoccupazione per il fatto che un’entità controllata dagli Stati Uniti utilizzasse la tecnologia sviluppata in Cina dalla società madre di TikTok, in particolare l’algoritmo che decide quali video consigliare. Ma Wang ha affermato che la Cina è ora disposta a “concedere in licenza l’uso dell’algoritmo di TikTok e altri diritti di proprietà intellettuale”. Ha anche detto che entrambe le parti hanno concordato di “affidare la gestione dei dati degli utenti statunitensi e la sicurezza dei contenuti”.

I dettagli saranno esaminati attentamente dai funzionari di entrambi i paesi, che sono ancora preoccupati per le implicazioni in materia di sicurezza nazionale. Le preoccupazioni relative al controllo cinese su un’app utilizzata da circa 170 milioni di americani hanno portato il Congresso ad approvare la legge firmata dal presidente Joe Biden lo scorso anno. Ora però la battaglia si sposta: quale app seguiranno gli utenti europei? Quella cinese o quella americana?^

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