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Economia

Il governo di Bengasi blocca la produzione di petrolio libico

Il generale Haftar vuole bloccare la produzione di petrolio libica, al centro di una crescente contestazione dei rapporti economici e politici con Tripoli. Il generale, anche se teoricamente non legittimato, ha in pratica la capacità di bloccare molti giacimenti libici

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Il governo di Bengasi nella Libia orientale, rivale di quello di Tripoli nel produttore OPEC nordafricano politicamente diviso, ha dichiarato lunedì di voler bloccare tutta la produzione e l’esportazione di greggio. La minaccia alla produzione e all’esportazione di petrolio libico segue la mossa del governo di Tripoli di sostituire i vertici della Banca Centrale del Paese, in un’escalation di polemiche su chi debba supervisionare le entrate petrolifere della Libia.

La “forza maggiore” sulla produzione di petrolio libico si applicherà a tutti i giacimenti, gli impianti petroliferi e i terminali di esportazione, secondo un post su Facebook delle autorità orientali citato da Bloomberg.

Il governo orientale sostenuto dal leader militare Khalifa Haftar non è riconosciuto a livello internazionale, ma Haftar e i suoi controllano la maggior parte dei giacimenti petroliferi del Paese.

Tuttavia, a mezzogiorno di lunedì, ora locale, la National Oil Corporation (NOC) libica, la società che controlla le risorse petrolifere del Paese, non aveva confermato alcuna informazione sull’interruzione della produzione. Nelle ultime settimane, la situazione in Libia si è deteriorata con il riaccendersi della rivalità tra Est e Ovest, incentrata sulla leadership della Banca centrale libica, custode delle ricchezze e delle entrate libiche derivanti dalle esportazioni di petrolio e unico depositario riconosciuto a livello internazionale di tali entrate.

Il governo riconosciuto a livello internazionale della capitale occidentale, Tripoli, sta cercando di sostituire Sadiq Al-Kabir, il governatore della Banca centrale libica. Questo ha portato all’ultima controversia tra i governi e le fazioni politiche orientali e occidentali, minacciando nuovamente di ridurre la produzione e le esportazioni di petrolio della Libia.

La scorsa settimana, la Banca Centrale ha ripreso le operazioni, dopo il rapimento di uno dei suoi dipendenti e il tentativo del governo rivale di estrometterne il capo, mentre si intensifica la battaglia per il controllo dell’istituzione finanziaria. Tripoli ha tentato di estromettere il governatore della Banca Centrale Al-Kabir, allineato con l’Est, per sostituirlo con Mohamed Shukri.

Se comunque il blocco della produzione potrebbe non venire da ordini legali della NOC, potrebbe giungere manu militari dalle milizie di Haftar, che non solo controllano i giacimenti nel ricco est, ma anche sono in grado di influenzare le produzioni del grande giacimento di El Sharara, nel sud ovest del paese. 


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  1. Pingback: La Libia si sta veramente fermando su ordine di Haftar

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