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IL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA ? L’UOMO SBAGLIATO AL POSTO SBAGLIATO.

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Foto Fabio Cimaglia / LaPresse31-10-2014 RomaPoliticaGiornata mondiale del risparmio dell'ACRINella foto Ignazio Visco

Ci sono dei casi in cui l’uomo si immedesima perfettamente nella sua posizione, diventandone la rappresentazione umana, tanto che l’attività stessa ne acquista il nome: Cesare ed Augusto sono non casualmente sinonimo di imperatore, Mecenate di benefattore delle arti, Lucullo ha generato un aggettivo per descrivere un desinare sopraffino. Purtroppo abbiamo anche persone che riescono a racchiudere in modo perfetto le caratteristiche o competenze più inadatte a ricoprire il proprio ruolo, e tra questi, ai nostri giorni, spicca il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Un uomo sicuramente con una preparazione tecnica e che in ruoli di routine ha rivelato una sua capacità, ma che nella sua posizione di Governatore si è rivelato perfettamente inadatto a gestire situazione di rischio, quasi senza una visione di lungo termine o la capacità di comprendere le conseguenze dei propri atti.

Vogliamo darne alcuni esempi ?

  • Come confermato da sedi interne ormai da anni sta dismettendo ed indebolendo la rete di controlli della BI sugli istituti di credito. Molte delle situazioni recenti di crisi si sarebbero potute evitare e prevenire con attente ispezioni e con commissariamenti  puntuali. Invece ci si è fidati di amici degli amici, di CdA manovrati , si è nascosta la polvere sotto il tappeto facendo finta che il salotto creditizio fosse pulito, ed ancora adesso si fa finta di nulla, rassicurando senza rassicurare.
  • In molti casi l’intervento di Banca d’Italia è stato opaco e contestabile . senza tornare al solito problema delle quattro banche sottoposte al bail out, vogliamo ricordare il caso di Banca Popolare di Spoleto, dove l’agire della Banca centrale è stato bocciato dal Consiglio di stato con la motivazione gravissima di “Carenza di Istruttoria” e dove risulta indagato per aver ignorato offerte ben più allettante di un fondo di Hong Kong.
  • La recente vicenda del decreto legge sul Bail Out bancario, che così tanti lutti addusse ai risparmiatori, contestatissimo, fondamentalmente ingiusto, probabilmente incostituzionale,che va ben oltre il mandato europeo e che il governo ha sicuramente prodotto dopo una consultazione con i vertici di Banca d’Italia. Cosa stava facendo il Governatore ? non era facilmente prevedibile che una norma del genere avrebbe punito i risparmiatori e , di conseguenza , reso ancora più difficile per le banche il reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla propria capitalizzazione ?
  • Quindi arriviamo all’ultima polemica relativa al BRRD, la famosa normativa del “Bail In ” bancario. In questo caso il Governatore ha chiesto l’utilizzo di una clausola che prevede la revisione della norma nel 2018, perchè, cito le sue parole dal Il Sole 24 ore :”Avrebbe potuto  comportare, oltre che una rarefazione del credito ed un aumento del costo, anche rischi per la stabilità finanziaria” . Oh bella, sei alla guida  della terza banca centrale della UE, e non pensi che rendere le obbligazioni ed i conti correnti rischiosi per la prima volta da oltre 80 anni non possa portare ad una “Rarefazione del credito ed un aumento del costo”.  Cosa pensavate , signor Governatore, che i risparmiatori vi avrebbero fatto un monumento ? Perfino ovvia l’umiliante risposta dalle istituzioni europee: la normativa ha solo due anni ed è stata votata all’unanimità. Se eravate contrari dovevate votare contro…

Dopo quest’ultimo insuccesso, quest’ultima derisione, un minimo di dignità richiederebbe la presentazione delle dimissioni. Così da un lato ci si prenderebbe la responsabilità dei propri errori, ma , con un guizzo di orgoglio, affermerebbe la propria esistenza alla guida di Banca d’Italia.  La sua esperienza purtroppo ha mostrato i suoi limiti intellettuali e , soprattutto , la totale assenza di una visione circa l’evoluzione del sistema creditizio italiano ed europeo. Se continuerà su questa strada non solo danneggerà ulteriormente istituti e risparmiatori, ma ci condannerà alla completa ininfluenza a livello europeo.


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