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IL GOVERNATORE DELLA BANCA CENTRALE UNGHERESE: DOBBIAMO RICONOSCERE CHE L’EURO E’ STATO UN ERRORE

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Non capita tutti i giorni leggere un Governatore di una Banca Centrale europea affermare che “L’Euro è stato un errore”. Eppure è capitato proprio questo, ed il tutto è stato scritto in un articolo comparso sul Financial Times ad opera del governatore della Banca Centrale ungherese.

Le parole sono chiare e precise:

We rarely admit the real roots of the ill-advised decision to create the common currency: it was a French snare. As Germany unified, François Mitterrand, then French president, feared growing German power and believed convincing the country to give up its Deutschemark would be enough to avoid a German Europe. The chancellor of the time, Helmut Kohl, gave in and considered the euro the ultimate price for a unified Germany. They were both wrong. We now have a European Germany, not a German Europe, and the euro was un­able to prevent the emergence of another strong German power.

Raramente ammettiamo le vere radici della mal consigliata decisione di creare la moneta comune: è stato un tranello francese.Con l’unificazione della Germania François Mitterrand, il presidente francese, temeva il crescente potere tedesco e credeva che il convincerla a lasciare il Marco Tedesco sarebbe stato sufficiente ad evitare un’Europa tedesca. Il cancelliere di quel momento, Helmut Kohl, accettò considerando l’euro il prezzo finale per una Germania unificata. Sbagliarono entrambe. Ora abbiamo una Germania europea, non una Europa tedesca, e l’euro non è stato in grado di prevenire la nascita di un altro strapotere tedesco. 

ALla fine però, secondo l’articolo, l’euro è stato anche dannoso per la Germania.Grazie ad una valuta artificialmente svalutata grazie ai paesi del Sud Europa per la Germania è stato facile affermarsi con un export strabordante, ma così facendo non ha investito in infrastrutture, non ha investito in tecnologie, ha mancato la rivoluzione digitale e si  trova ora in crisi.

La soluzione? Rompere la gabbia e prevedere un meccanismo automatico per l’uscita di un paese dall’euro. Rendere l’Euro una moneta omogenea per paesi omogenei. Sembra una soluzione ovvia, quindi non è affrontabile dai paesi europei.

 


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