Economia
Il GNL in Asia costa più del Brent. I Paesi Asiatici verso il Petrolio
La fine dell’invio di gas dallla Russia ha portato ad un aumento di domanda di Gas Liquefatto, e quindi dei prezzi, che hanno superato quello del petrolio Brent. Quindi i Paesi asiatici potrebbero tornare a bruciare oil
La recente crescita dei prezzi del GNL, dovuto alla contrazione dei mercati globali durante l’inverno, ha portato i prezzi di riferimento del GNL asiatico a un raro premio rispetto ai prezzi del Brent, suggerendo che i combustibili a base di petrolio sono ora più competitivi in termini di costi rispetto al gas naturale.
Secondo Bloomberg, questo premio dei prezzi del GNL rispetto al Brent potrebbe indurre le economie asiatiche, sensibili ai prezzi, a passare dal gas naturale al petrolio e ai combustibili a base di petrolio.
Secondo i calcoli di Bloomberg, il prezzo di riferimento asiatico del GNL, il Japan-Korea marker price, è stato scambiato all’inizio di gennaio a un prezzo superiore del 22% rispetto al Brent su base equivalente di energia.
Nella prima settimana del nuovo anno, i prezzi spot del GNL da consegnare nel nord-est asiatico a febbraio sono balzati ai massimi da un mese a questa parte, secondo le stime di fonti industriali riportate da Reuters.
L’aumento dei prezzi del GNL in Asia è stato determinato dall’impennata dei prezzi di riferimento del gas in Europa, a causa del rapido esaurimento delle scorte e della fine dei flussi di transito russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina.
“La sospensione del flusso di gas russo attraverso l’Ucraina potrebbe comportare una perdita netta per il mercato europeo, rendendo necessarie maggiori importazioni di GNL per bilanciare il mercato nel 2025”, ha dichiarato a Reuters la settimana scorsa Siamak Adibi, analista della società di consulenza FGE.
I prezzi di riferimento del gas naturale in Europa sono aumentati nel primo giorno di contrattazioni per il 2025, un giorno dopo la cessazione dei flussi russi verso l’Europa attraverso l’Ucraina, dopo decenni di forniture attraverso i gasdotti.
La fine dei flussi di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina ha creato disagio nel mercato europeo del gas e gli acquirenti hanno incrementato gli acquisti di GNL nelle ultime settimane, facendo salire i prezzi. In un sistema di vasi comunicanti la cessazione di un flusso energetico, ora secondario, in Europa ha avuto come effetto l’aumento dei prezzi sensibile in Asia, al punto che potrebbe spostare questi paesi a bruciare nuovamente petrolio. Una contro-trransizione ecologica causata da fattori politici.
Con le scorte europee in rapido esaurimento e ora al di sotto della media quinquennale per questo punto della stagione invernale, l’Europa avrà bisogno di incrementare l’offerta dall’estero non solo per il consumo di questo inverno, ma anche in primavera e in estate, per riempire i siti di stoccaggio in vista dell’inverno 2025/2026.
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