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Il futuro del’auto elettrica: batterie senza litio e strutturali alla vettura

Una società islandese sta ottenendo risultati inattesi con una batteria strutturale ferro nickel. Il futuro dell’auto elettrica?

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Nel 2019, la società di nanotecnologie Nanom ha costruito una barca. Non una normale imbarcazione, la Magnea (come veniva chiamata) è stata costruita con uno scafo  che era una “batteria strutturale in fibra di carbonio”. In parole semplici, hanno costruito una cella di capacità di 500 kWh direttamente nella struttura della barca. Per fare un confronto, la Tesla Model S ha una capacità della batteria di 100 kWh. L’azienda afferma che la sua nanotecnologia che lo rende possibile potrebbe anche ridurre il prezzo e il peso e aumentare l’efficienza delle batterie agli ioni di litio che attualmente alimentano i veicoli elettrici.

Attualmente la spesa maggiore di un veicolo elettrico è la batteria, che viene a costare anche 200 dollari a Kw/h e che costituisce anche il maggior peso dell’auto. Se si potessero risolvere questi problemi in un colpo solo?

È qui che Nanom crede che possa aiutare. L’azienda afferma che creando nanoparticelle di alcuni dei componenti chimici utilizzati nelle batterie, non solo può renderle più efficienti, ma può anche aumentare il flusso di elettricità e ridurre il degrado della capacità a lungo termine delle batterie. Ci si attende che la  densità di energia, la durata e il tasso di ricarica di queste batterie aumentino di oltre nove volte rispetto a quanto attualmente disponibile sul mercato. Molto interessante è proprio il numero di cicli di ricarica che la batteria può reggere: si parla di 50 mila cicli! SI parla di 137 anni di ricariche quotidiane!!

Il design della batteria Nanom utilizza la stessa tecnologia della batteria al nichel-ferro brevettata da Thomas Edison nel 1901. Queste batterie erano e sono note per la loro capacità di durare anni, anche decenni. Nanom ha appena rimosso le pesanti piastre di ferro e nichel e le ha sostituite con nanoparticelle di ferro e nichel.

Attorno a queste micro-particelle  l’azienda crea una trama in fibra di carbonio che integra un catodo e un anodo e utilizza un separatore di elettroliti in seta o fibra di vetro. Sotto questa forma tutta l batteria viene a essere un elemento utilizzabile a livello strutturale. La batteria non rilascerà scosse elettriche e , in caos di incidenti o danni continuerà a produrre elettricità dalle connessioni rimaste intatte.  Con quest batteria sarà molto più semplice costruire delle  auto che includono strutturalmente le batterie, ma anche aerei e barche elettrici entreranno nel novero delle cose fattibili. Il futuro è dietro l’angolo.


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