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Economia

Il fondatore e il presidente dell’azienda che realizza macchine per il voto sotto inchiesta per corruzione

Smartmatic, che realizza macchine elettorali per la votazione in tutto il mondo, sotto inchiesta perché il presidente e il fondatore avrebbero pagato tangenti al governo filippino. Ci si può fidare che queste società non distorcano anche i risultati?

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Il fondatore e presidente di Smartmatic – l’azienda le cui macchine per le votazioni politiche e il cui software sono usatee e considerate sicure  in tutto il mondo è stato incriminato giovedì da un gran giurì federale insieme ad altri due funzionari dell’azienda con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro usato per ottenere contratti elettorali nelle Filippine.

Roger Piñate, 49 anni, di Boca Ratón, Florida, e Jorge Miguel Vasquez, 62 anni, di Davie, sono stati accusati del presunto pagamento di un milione di dollari in tangenti all’ex presidente della Commissione elettorale delle Filippine, Juan Andres Donato Bautista.

Secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, queste tangenti sarebbero state pagate per ottenere e mantenere gli affari relativi alla fornitura di macchine per il voto e servizi elettorali per le elezioni filippine del 2016 e per garantire i pagamenti dei contratti, compreso il rilascio dei pagamenti dell’imposta sul valore aggiunto“.

Secondo l’accusa, i presunti cospiratori hanno finanziato le tangenti sovrafatturando il costo di ogni macchina per votare utilizzata nelle elezioni. Per nascondere il loro crimine, i procuratori affermano di aver usato un linguaggio in codice per riferirsi a un fondo nero usato per effettuare i pagamenti illeciti – causando la creazione di contratti fraudolenti e falsi accordi di prestito per far apparire i trasferimenti legittimi.

Gli imputati avrebbero poi riciclato i fondi relativi allo schema di corruzione attraverso una serie di conti bancari internazionali in Asia, Europa e Stati Uniti, compreso il Distretto meridionale della Florida.

Bautista, Piñate, Vasquez e Elie Moreno, 44 anni, cittadino venezuelano e israeliano, sono accusati di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro e di tre capi d’accusa per riciclaggio internazionale di strumenti monetari.

Se condannati, Bautista, Pinate, Vasquez e Moreno rischiano una pena massima di 20 anni per ciascun capo d’accusa di riciclaggio internazionale di strumenti monetari e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro. –Miami Herald

Tra l’altro la società, in audizione nelle Filippine, aveva ammesso che il sistema utilizzato era talmente debole che era possibile far sparire i voti in una notte:

 

Smartmatic è stata fondata nel 2000 da Piñate, Antonio Mugica e Alfredo José Anzola, agli onori ed è entrata agli onori  della cronaca internazionale dopo che il presidente venezuelano Hugo Chávez ha scelto l’azienda per sostituire le macchine per il votonazionali nel 2004. Nel 2006 ha acquisito Sequoia Voting Systems, ma in seguito ha ceduto la sua partecipazione.

Secondo il sito web di Smartmatic, Piñate “ha svolto un ruolo fondamentale nella pianificazione e nell’esecuzione della più grande elezione al mondo con l’utilizzo di scanner ottici (nelle Filippine) e nell’aggiudicazione da parte di Smartmatic del più grande contratto elettorale nella storia degli Stati Uniti (a Los Angeles)”.

L’azienda ha risposto all’accusa giovedì sera, affermando in un comunicato che “Smartmatic ha appreso che due dei nostri dipendenti sono stati incriminati per presunte violazioni dell’FCPA nelle Filippine quasi 10 anni fa. A prescindere dalla veridicità delle accuse, e mentre i nostri dipendenti accusati rimangono innocenti fino a prova contraria, abbiamo messo entrambi i dipendenti in aspettativa, con effetto immediato”.

“Non è stata ipotizzata alcuna frode elettorale e Smartmatic non è stata incriminata. Gli elettori di tutto il mondo devono avere la certezza che le elezioni a cui partecipano siano condotte con la massima integrità e trasparenza. Questi sono i valori che Smartmatic persegue”.

Ovviamente ora molti iniziano a farsi tante domande circa la correttezza dei risultati calcolati con le macchine elettorali.

 

Francamente, come si può credere alla correttezza dell’operato di una società che paga tangenti per piazzare i propri prodotti presso i governi? Perché non si può votare con matita e scheda?

 

 


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