Attualità
IL DUE OTTOBRE UN ALTRO COLPO ALLA UE, QUESTA VOLTA DALL’UNGHERIA
Nel silenzio più totale dei media nostrani, impegnati a mostra le chiappe chiare al mare , oppure le noiose olimpiadi di Rio, importantissime però per il nostro Amato Premier, si prepara un nuovo colpo per l’Unione Europea, questa volta da est.
Infatti il 5 luglio il parlamento di Budapest, a stragrande maggioranza, ha deciso di tenere un referendum contro la decisione dell’Unione di imporre quote di rifugiati ai singoli paesi. Con questo referendum il potere darebbe il proprio parere sulla possibilità che possa essere negata, nonostante i trattati, qualsiasi autorizzazione all’entrata di rifugiati nel paese, a meno che non vi sia un voto favorevole da parte del parlamento.
Uno schiaffo in faccia Bruxelles ed ai paesi che stanno accogliendo a pmani aperte immigrati, come l’Italia. La decisione è stata votata a grandissima maggioranza dal partito di governo del premier Orban, Fidesz, e dal partito di opposizione radicale Jobbik, mentre contro si sono espressi i socialdemocratici, i liberali ed alcuni indipendenti.
Se il referendum passerà l’Ungheria rifiuterà, in barba ai trattati, i 10-15 mila rifugiati che l’Unione vorrebbe trasferirvi. L’approvazione è piuttosto probabile, vista la grande popolarità del governo e dell’opposizione di destra che appoggia la manovra, come mostrato da recenti sondaggi, uno dei quali potete vedere qui.
Dopo un simile schiaffo non sarà facile per Bruxelles imporre ad altri paesi la ricollocazione dei rifugiati, che resteranno un problema dei paesi che, improvvidamente, li hanno accolti, come il nostro.
La posizione del governo ungherese è durissima: solo 126 hanno ottenuto un visto temporaneo, gli altri son stati tutti espulsi. Ancora oggi chi passa la frontiera ungherese, protetta da alte inferriate, e viene fermato entro otto chilometri alla stessa viene automaticamente rispedito indietro. Non è vero che le mura non servono…
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