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Il Dipartimento della Giustizia chiede alla Corte Suprema di sospendere cause giacenti in attesa che il nuvo governo decida la posizione
Il Dipartimento di Giustizia USAha chiesto alla Corte Suprema di congelare diverse cause che coinvolgevano lo stato federale su questioni ambientali i prestiti studenteschi e questioni elettorali. Probabilmente le norme alla ase del contenzioso saranno modificate, per cui la discussione diventa inutile
Il Dipartimento della Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti ha recentemente chiesto alla Corte Suprema di sospendere il trattamento di diverse cause legali di alto profilo, tra cui quelle relative ai prestiti agli studenti e alla regolamentazione ambientale.
Queste richieste, presentate il 24 gennaio 2025, arrivano pochi giorni dopo l’insediamento del Presidente Donald Trump, segnando un cambiamento di rotta rispetto alle politiche dell’amministrazione Biden. Il DOJ ha anche modificato la propria posizione in un’importante causa ambientale, riflettendo una tendenza comune quando un nuovo partito assume la presidenza.
Cambiamenti di posizione e sospensioni richieste
Il DOJ, guidato dall’Solicitor General ad interim Sarah M. Harris, ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare le scadenze per le memorie scritte in tre casi: uno riguardante i prestiti agli studenti e due relativi a questioni ambientali.
La Harris ha presentato una mozione per sospendere il calendario delle arringhe, chiedendo alla Corte di attendere che la nuova amministrazione decida come procedere e questo equivale a congelare tutto in attesa di avere le indicazioni dall’amministrazione Trump .
Questo approccio lascia aperta la possibilità che la Corte Suprema riprenda in futuro il trattamento di queste cause, soprattutto se Trump dovesse annullare le leggi volute da Biden sull’ambiente e sul debito studentesco.
Caso del debito studentesco
Nel caso U.S. Department of Education v. Career Colleges and Schools of Texas, il DOJ ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere il trattamento della causa. La controversia riguarda una norma del Dipartimento dell’Istruzione dell’era Biden che stabilisce le procedure per il condono dei prestiti agli studenti frodati dalle scuole.
Un tribunale di grado inferiore aveva bloccato l’espansione delle difese per i mutuatari, e il DOJ ha ora dichiarato che il Dipartimento dell’Istruzione deve rivalutare la solidità dei regolamenti in materia. La Corte Suprema ha accolto la richiesta di sospensione il 10 gennaio 2025, ma non ha ancora fissato una discussione orale.
Controversia sulle emissioni in California
Un altro caso sospeso riguarda gli standard di emissione dei veicoli in California. Nel caso Diamond Alternative Energy LLC v. Environmental Protection Agency (EPA), le aziende energetiche contestano i severi standard di emissione della California, sostenendo di subire danni economici.
Un tribunale di grado inferiore aveva stabilito che la California ha l’autorità di regolamentare le emissioni, ma le aziende hanno portato il caso alla Corte Suprema. Il DOJ ha chiesto una sospensione, affermando che l’EPA sta rivalutando la decisione del 2022. La Corte Suprema ha deciso di esaminare il caso il 13 dicembre 2024, ma non ha ancora fissato una discussione orale.
Altri casi ambientali
Il DOJ ha anche chiesto la sospensione di due cause legate al Clean Air Act. Nel caso Oklahoma v. EPA, gli Stati contestano la regola del “buon vicinato” dell’EPA, che impone standard di riduzione delle emissioni per combattere lo smog. La Corte Suprema ha sospeso temporaneamente la norma il 27 giugno 2024, ritenendo che potrebbe causare danni irreversibili agli Stati interessati.
Nel caso EPA v. Calumet Shreveport Refining, le raffinerie di petrolio contestano un mandato federale che impone la produzione di benzina con una percentuale di etanolo. Anche in questo caso, il DOJ ha chiesto una sospensione, affermando che l’EPA sta rivalutando la propria posizione.
Caso di riorganizzazione delle circoscrizioni
Infine, il DOJ ha cambiato posizione nel caso Louisiana v. Callais, relativo alla riorganizzazione delle circoscrizioni elettorali in Louisiana. La controversia riguarda una mappa elettorale che prevede due distretti a maggioranza nera, contestata da alcuni elettori non neri.
Il DOJ dell’era Biden aveva sostenuto la necessità di una nuova mappa, ma con il cambio di amministrazione, il Dipartimento ha ritirato la propria posizione e ha chiesto di non partecipare alla discussione orale. La Corte Suprema non ha ancora fissato una data per la discussione.
Il primo passo verso l’abbandono dei ricorsi
Le richieste del DOJ riflettono un cambiamento di strategia legale in linea con le nuove priorità dell’amministrazione Trump.
La sospensione delle cause sul debito studentesco e sulla regolamentazione ambientale potrebbe avere implicazioni significative, soprattutto se Trump deciderà di annullare le politiche di Biden in questi settori. Non è impossibile che il nuovo DoJ abbandoni queste cause o che Trump cancelli direttamente le leggi alla base del contenzioso.
La Corte Suprema dovrà ora decidere come procedere, bilanciando le esigenze di giustizia con le nuove direttive politiche.
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