Attualità
IL CRIMINE DELL’EURO E LA “QUESTIONE GRECA”. LO SAPEVATE CHE…..? (di Giuseppe PALMA)
Che l’ EURO sia un CRIMINE l’ho già dimostrato in più occasioni. Ma un breve ripasso non guasta:
- i cambi fissi tra l Euro e le valute nazionali dei Paesi che vi hanno aderito impedisce a ciascun Paese della zona Euro di poter far leva sulla svalutazione monetaria, consentendo un recupero di competitività (aumento delle esportazioni) solo attraverso la svalutazione del lavoro (riduzione dei salari, contrazione delle garanzie contrattuali e peggioramento della qualità occupazionale);
- ciascuno Stato dell’Eurozona – non disponendo più di sovranità monetaria – deve andarsi a cercare la moneta, e può farlo solo in due modi: A) andandola a prendere dai cittadini attraverso l’aumento delle tasse, i tagli selvaggi alle voci di spesa pubblica più sensibili (sanità, istruzione, pensioni, giustizia etc…), l’introduzione di sistemi giacobini di accertamento fiscale, la riduzione del tetto massimo per l’utilizzo del denaro contante e così via…; B) andandola a cercare in prestito ai mercati dei capitali privati (es. banche private), ai quali va restituita gravata dagli interessi (i cui tassi sono fissati sulla base dell’affidabilità finanziaria dello Stato richiedente a poterla restituire). E da chi va lo Stato a prendere la moneta per restituirla ai mercati dei capitali privati? Ovviamente dai cittadini attraverso gli strumenti di cui sopra.
Alla luce di quanto premesso, negli Stati privi di sovranità monetaria il debito pubblico costituisce un problema molto serio, a differenza invece di quanto accade negli Stati con sovranità monetaria, i quali possono creare moneta dal nulla (fiat) e far fronte al proprio debito pubblico senza che questo rappresenti un problema, anche perché lo Stato può “ripagare” quel debito con la medesima moneta che esso stesso può creare dal nulla e alla quale ha attribuito valore intrinseco.
Coloro che volessero approfondire gli argomenti di cui sopra potranno leggere alcuni miei precedenti articoli, tra i quali: a) https://scenarieconomici.it/i-gravissimi-aspetti-criticita-delleuro-spiegati-mia-figlia-anno-giuseppe-palma/; b) https://scenarieconomici.it/il-crimine-della-svalutazione-del-lavoro-allo-scopo-di-salvare-leuro-di-giuseppe-palma/; ).
Ma v’è di più: tra il 2010 e il 2012 l’apparato eurocratico, vedendo che i Piigs (i maiali, cioè i Paesi del sud-Europa “spendaccioni” e per niente “virtuosi”, tra i quali l’Italia) avrebbero costituito un pericolo concreto per la tenuta dell’Euro (quindi per la tutela del capitale internazionale e per il benessere di quei politici/tecnocrati di Bruxelles che ne sono al soldo), decise di rendere irreversibile la moneta unica attraverso la costituzione del cosiddetto fondo salva-Stati (fondo europeo di stabilità finanziaria successivamente sostituito dal MES, meccanismo europeo di stabilità). Tuttavia l’UE dimenticò di fare i conti con una regola che in natura è assoluta: nulla è irreversibile! Ma la convinzione di essere i padroni del mondo e delle vite di mezzo miliardo di persone si rivelò più forte sia della natura stessa che del buon senso, per cui il fondo salva-Stati si fece! Ciascuno Stato dell’Eurozona ha versato la propria quota-parte (parecchi miliardi di Euro) all’interno del fondo, il quale solo in apparenza ha lo scopo di aiutare gli Stati che versino in difficoltà finanziarie e che ne facciano richiesta, ma che in realtà nasconde obiettivi criminali. Ciò detto, il fondo salva-Stati (oggi MES):
- è un vero e proprio cappio al collo per gli Stati che ne facessero ricorso, infatti non regala soldi a nessuno ma ne pretende la restituzione – con gli interessi – alle scadenze tassativamente prefissate;
- rappresenta uno strumento subdolo di svuotamento della sovranità nazionale, infatti la moneta presa in prestito dal fondo salva-Stati va a costituire quella fetta di debito pubblico che non cade sotto giurisdizione dello Stato richiedente (aspetto fondamentale nell’ottica applicativa del principio della Lex Monetae), bensì sotto giurisdizione straniera, quindi ciò determina la perdita di imperium da parte dello Stato sul proprio debito pubblico.
Per fortuna che l’Italia, pur essendo governata dal novembre 2011 in avanti da esecutivi collaborazionisti del crimine europeo, ha un debito pubblico che per il 97% circa è sotto giurisdizione nazionale. E ciò rende ancora possibile al nostro Paese, attraverso una corretta applicazione nell’interesse nazionale del principio della Lex Monetae, un’uscita dall’Euro senza scenari apocalittici (a tal proposito si legga questo mio articolo: https://scenarieconomici.it/la-lex-monetae-come-uscire-dalleuro-senza-farsi-alcun-male-di-giuseppe-palma/).
Ma per la GRECIA, come ho già scritto in un altro mio articolo (https://scenarieconomici.it/povera-grecia-esempio-di-come-leuro-non-puo-funzionare-di-giuseppe-palma/), la situazione è decisamente diversa. Avendo fatto ricorso ai fondi salva-Stati e al Fondo Monetario Internazionale (FMI), il debito pubblico greco è per il 72% del suo ammontare sotto giurisdizione straniera, quindi la più antica democrazia del mondo – al fine di ottenere ulteriori prestiti che non la costringano al default – è costretta a mercanteggiare con i suoi aguzzini. Con la complicazione che i suoi strozzini (si, ho scritto strozzini) continuano a subordinare la concessione di ulteriori prestiti a ricatti degni dei peggiori dittatori della Storia.
Facendola semplice, questo è il discorso che l’UE e il FMI fanno alla Grecia (e non solo):
NOI TI PRESTIAMO UNA PARTE DEI SOLDI STRETTAMENTE NECESSARI PER NON MORIRE E TU TI IMPEGNI CONCRETAMENTE A FARE NEL TUO PAESE LE RIFORME NECESSARIE A SALVARE L’EURO E QUINDI A TUTELARE IL CAPITALE INTERNAZIONALE. E SE QUESTE RIFORME DOVESSERO UCCIDERE IL TUO POPOLO, ARRANGIATI. NON E’ UN PROBLEMA NOSTRO! AH, RICORDATI: ALLE SCADENZE STABILITE DEVI RIDARCI I SOLDI CHE TI ABBIAMO PRESTATO, ALTRIMENTI NON TI FACCIAMO PIU’ CREDITO. E RICORDATI DI FARE LE RIFORME, ALTRIMENTI CHIUDIAMO I RUBINETTI E MUORI! E SE ANCHE VUOI FARE IL FURBO ED USCIRE DALL’EURO, SAPPI CHE RISCHI LA SPINA DORSALE PERCHE’ I SOLDI CHE TI ABBIAMO PRESTATO NON SONO SOTTO LA TUA GIURISDIZIONE!
Vogliate crederci o no, pur scusandomi per le semplificazioni, questa è l’Europa alla quale l’Italia e gli altri 18 Paesi dell’Eurozona hanno aderito incondizionatamente!
Tutto ciò premesso, l’Unione Europea – che i media e i giornaloni di regime definiscono quale conquista sacrosanta e irreversibile – altro non è che un apparato perfettamente funzionale agli scopi dei mercati: impedire che la tutela/conseguimento dei diritti fondamentali e delle democrazie costituzionali possa realizzarsi facendo leva sulla svalutazione monetaria: siano i diritti e la democrazia a cedere al cospetto del denaro! Questa è la regola europea!
In pratica, per dirla con parole povere, la supremazia del diritto e della democrazia sull’economia ha definitivamente invertito rotta a vantaggio di quest’ultima!
Quell’Europa che si nasconde dietro i messaggi ipocriti di solidarietà, pace e opportunità per tutti, altro non è che un potentissimo regime dittatoriale che ha privato 19 Stati della loro sovranità monetaria per costringerli ad essere ricattati dai mercati dei capitali privati che prestano il denaro a strozzo e solo dietro una concreta affidabilità finanziaria!
Ricatto, ricatto e ancora ricatto: questo è il modus operandi dell’UE.
Avete capito adesso? Avete capito perché l’UE e l’Euro sono il male assoluto? E avete capito perché Juncker, Merkel e Lagarde non hanno ancora buttato la Grecia fuori dall’Euro? Se ciò accadesse, si verificherebbe un EFFETTO DOMINO con conseguenze del tutto imprevedibili che, da un lato minerebbero pericolosamente la tutela del capitale internazionale, ma dall’altro ridarebbero ai diritti fondamentali e alle democrazie la linfa vitale andata perduta.
Secondo voi, alla fine, come finirà?
L’UE si dice spazientita dai NO di Atene! Bene. Sappiano Tsipras e Varoufakis che potranno dire tutti i NO che vogliono: nessuno dei politici o tecnocrati di Bruxelles vuole che la Grecia esca dalla moneta unica. L’UE vive e trova le sue fondamenta sul crimine dell’Euro, quindi un eventuale Grexit provocherebbe una reazione a catena che porterebbe alla fine della moneta unica e forse anche dell’Unione Europea. Cari eredi di Leonida, lottate fino alla fine e difendete i diritti della vostra gente e della vostra democrazia: semmai dovesse verificarsi un’uscita della Grecia dall’Euro, questa dipenderà dal fatto che avrete difeso bene il vostro popolo!
Giuseppe PALMA
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