Economia
Il Cremlino sarebbe disponibile a cedere una parte dei beni congelati per ricostruire l’Ucraina
La Russia sarebbe disposta a cedere una parte dei beni finanziari congelati in Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina. Un’importante cessione che potrebbe facilitare le trattive di Pace
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Al Cremlino si parla di un accordo per cedere la maggior parte dei beni congelati della Russia per aiutare a ricostruire l’Ucraina, riporta Reuters , citando tre fonti.
Allo stesso tempo, Mosca insisterà affinché una parte di questo denaro venga spesa per le regioni annesse alla Russia durante il conflitto militare in Ucraina, affermano le fonti dell’agenzia.
La proposta viene discussa nel quadro della futura risoluzione del conflitto in Ucraina. La dimensione dei beni congelati, scrive Reuters, è stimata in 300-350 miliardi di dollari. Secondo fonti dell’agenzia, la Russia potrebbe trasferire 300 miliardi di dollari per il ripristino dell’Ucraina e delle sue nuove regioni.
Allo stesso tempo, secondo i calcoli dell’anno scorso della Banca Mondiale, dell’ONU, della Commissione Europea e del governo ucraino, saranno necessari 486 miliardi di $ per ripristinare l’economia ucraina. I danni diretti causati dalle azioni militari sono stimati in 152 miliardi di $.
Il 10% del patrimonio immobiliare in Ucraina è stato distrutto o danneggiato. La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka ha provocato gravi danni all’ambiente e all’agricoltura. I settori più colpiti sono l’edilizia abitativa e i servizi di pubblica utilità, i trasporti, il commercio, l’industria e l’agricoltura.
Il primo ministro ucraino Denis Shmyhal ha affermato che la principale fonte di risorse per la ripresa del Paese “dovrebbe essere la confisca dei beni russi congelati in Occidente”. Nel maggio 2024, l’Unione Europea ha deciso che non avrebbe trasferito alla Russia i redditi derivanti dai beni congelati, nemmeno dopo la revoca delle sanzioni. La missione russa presso l’Unione Europea ha definito la decisione del Consiglio dell’UE un furto.
Il fatto che adesso si discuta della cessione volontaria non dei rendimenti, ma dello stesso capitale, è indicatovo che la Russia sta prendendo le trattative in modo serio ed è disposta a fare importanti concessioni. Appare evidente che se Reuters ha avuto queste informazioni, è perché qualcuno al Cremlino ha voluto che trapelassero.
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