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IL CONTANTE E LE CRIPTOVALUTE SONO FIGLI DELLA LIBERTA’

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Dobbiamo porci il problema di come aggredire il contante che è presente nelle case degli italiani“. Queste sono state la parole del ministro Maria Elena Boschi con riguardo alla prossima legge finanziaria. L’obiettivo della sinistra italiana al governo è chiaro: riuscire a conoscere fino all’ultimo centesimo la ricchezza degli italiani in modo da porterla colpire. Il timore è abbastanza evidente, che la rapacità del governo , alla ricerca di fondi, venga a voler mporre una qualche forma di imposta patrimoniale, nonostante, secondo l’ANSA, si paghino oltre 48 miliardi di imposte sui beni.

Quindi abbiamo due questioni economiche molto pesanti: da un lato un problema legato alle imposte patrimoniali, dall’altro quello della guerra al denaro contate. Per il primo punto non possiamo dimenticare che , nonostante la ministra Boschi ed il suo partito cerchino di negarlo in ogni modo, l’Italia ha una pressione fiscale folle sui guadagni leciti, pari al 65% degli utili (dati CGA Mestre), contro il solo 40% della Germania. Aumentare la pressione fiscale risulta quindi una pretesa assurda, da governo socialista dell’epoca sovietica, per quanto buone siano le giustificazioni portate.

Il secondo tema affrontato è quello della lotta all’uso del contate. Si tratta di un tema che periodicamente torna nei taccuini di molti governi. Ricordiamo che Monti ridusse a 999 euro il massimo spendibile in contanti, cifra che poi è stata riportata a 2999 euro dal governo, come misura di liberalizzazione. La guerra al contante comunque ha sempre causato grossi problemi all’economia, come indicato dal recente caso dell’India, dove le limitazioni forzate all’uso delle banconote , con l’obbligo di loro conversione in un nuovo corso in tempi strettissimi, ha causato danni sensibili all’economia e soprattutto alle piccole aziende, meno attrezzate alla gestione del pagamento elettronico, con danni importanti per il PIL

Insomma tutti i governi cercano di far passare l’uso del contante, anche quello ottenuto legittimamente, come un male, una macchia nera del povero cittadino che si trova a giustificare la propria ricchezza. Però se uno ha del contante, cosa deve fare ? Andarlo a giocar al casinò o alle scommesse di William Hill e di Netbet.it? Oppure, come successo recentemente in Svizzera, deve buttarlo giù per il gabinetto?

In realtà cosa teme il potere del denaro contante? La Libertà, il fatto che può essere speso senza controllo, senza che lo stato etico possa metterci il naso. Il vostro contante è come il vostro passaporto e quindi ne è un elemento essenziale. Non si può essere liberi senza il contante , o senza un metodo di pagamento equivalente che sia anonimo, libero e completamente non tracciabile.

Per fortuna la tecnologia ci viene in aiuto con le criptovalute. Non tanto Bitcoin, che si è scoperto essere tracciabile, come qui scritto da Fabio Lugano, ma da ltre forme di denaro su blockchain, quali Zcash, Dash, Monero ed anche Ethereum, dopo l’implementazione del protocollo ZK. Insomma la libertà o almeno la sua ricerca , non ha freni, sotto forma di contante, di mercato nero o di criptovaluta. La libertà è un elemento inarrestabile perfino dai più illiberali dei governi, come quelli europei attuali. Sta a noi difenderla, perchè persa quella non ci rimane nulla.


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