Attualità
Il CEO della Saudi National Bank lascia dopo il crack Credit Suisse
Quasi due settimane dopo un’intervista rilasciata a Bloomberg TV, in cui il presidente della Saudi National Bank Ammar Al Khudairy, che è anche il maggiore azionista del Credit Suisse Group AG, ha escluso la possibilità di aumentare la sua partecipazione nella banca svizzera in difficoltà, le azioni della banca sono immediatamente crollate, portando a una brusca acquisizione da parte della rivale UBS. Ora il presidente della Saudi National Bank si è dimesso, adducendo “motivi personali”.
After his comments on Credit Suisse helped spark a slump in the lender’s shares, Saudi National Bank Chairman Ammar Al Khudairy resigns https://t.co/9aaWunmcFT pic.twitter.com/RpqLCQwpMg
— Bloomberg (@business) March 27, 2023
Secondo un documento depositato presso la borsa valori Tadawul di Riyadh, Al Khudairy sarà sostituito da Saeed al-Ghamdi, attuale amministratore delegato della banca. Non sono state fornite ulteriori spiegazioni per la partenza di Al Khudairy, e la dichiarazione si limita a menzionare che è “dovuta a motivi personali”.
La sua partenza arriva 12 giorni dopo aver dichiarato in un’intervista a Bloomberg TV che la Saudi National Bank non sarebbe “assolutamente” disposta ad aumentare la sua posizione in Credit Suisse. “La risposta è assolutamente no, per molte ragioni al di fuori di quella più semplice, che è quella normativa e statutaria”, dichiarò il presidente della Saudi National Bank il 15 marzo. 15. Questo in risposta a una domanda se la banca fosse aperta a ulteriori iniezioni se ci fosse un’altra richiesta di liquidità aggiuntiva. Subito dopo le dichiarazioni di Al Khudairy, le azioni del Credit Suisse sono crollate del 30%, dando il colpo definitivo alla banca.
Più tardi, la Banca Nazionale Svizzera ha accettato di prestare al Credit Suisse 54 miliardi di dollari per sostenere le sue finanze. Il giorno successivo, Al Khudairy ha cercato di calmare i timori, dicendo agli spettatori della CNBC: “È panico, un po’ di panico. Credo che sia del tutto ingiustificato, sia per Credit Suisse che per l’intero mercato”. Però quando il maggior azionista si rifiuta di ricapitalizzare è un chiaro segnale che è finita
E alla fine del fine settimana, domenica 19 marzo, UBS ha dichiarato che avrebbe rilevato il Credit Suisse. E quanto hanno perso i sauditi a causa dei commenti di Al Khudairy? Si pensi che l’anno scorso avevano una quota del 9,9% per 1,49 miliardi di franchi, ovvero circa un miliardo di dollari di perdite. Una svolta sfortunata degli eventi…
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login