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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO A DUE ZAMPE: La polizia australiana ha arrestato quasi 200 incendiari. Altro che cambiamento climatico

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I mass media parlano del disastro degli incendi in Australia, con vittime e distruzioni enormi, come l’effetto del “Cambiamento climatico”. Le cose stanno ben diversamente. La polizia australiana ha arrestato ben 183 persone fra New South Wales, Queensland, Victoria, Tasmania e Southern Australia con l’accusa di incendio doloso. Nel Queensland sono stati definiti come volontari 83 focolari ed hanno portato all’arresto di 98 persone delle quale 67 sono dei minori. Il legame annuo fra incendi e numero di piromani è ben documentato nella storia australiana e non è per  nulla un caso che questi incendi accadano soprattutto nel periodo delle vacanze estive che, nel continente australe, coincidono con il Natale.

La polizia australiana ha ben chiaro questo legame e sta predisponendo squadre speciali per perseguire i piromani, anche perchè si parla di un 85% dei roghi aventi causa umana, dolosa o colposa:

Per quanto riguarda il lato colposo il governo sta preparando normative più stringenti sulla possibilità di fare fuochi all’aperto e sulle attività ritenute a rischio. Chi ha viaggiato in Australia ha già notato come sia praticamente ovunque vietato tenere barbecue all’aperto,  mentre sono  gratuitamente disponibili barbecue elettrici pubblici, in aree protette, in quasi tutte le stazioni di sosta o località turistiche. Sempre chi conosce l’Australia ha però ben presente l’enormità del suo entroterra in cui le aree non coltivate vedono una vegetazione non curata che è facile preda del fuoco. Inoltre gli alberi di eucaliptus, estremamente resinosi, prendono fuoco con una facilità che non ha pari con gli alberi ad alto fusto europei.

Naturalmente è molto più facile dare la colpa al cambiamento climatico, che cercare i responsabili degli incendi. La colpa è della società, mai delle persone…

 

 

 

 

 


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