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Economia

Il calo nel numero dei viaggi aerei mette in crisi i consumi di carburante avio

Le previsioni sui viaggi aerei e i consumi di carburante avio erano positive fino a giugno, ma poi si sono invertite ovunque, tranne in Cina. Ora si pensa che il calo del reddito disponibile portetrà a una diminuzione dei viaggi aerei.

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Dopo un inizio estate all’insegna dell’ottimismo, che ha fatto impennare la domanda di carburante per aerei, gli analisti ora avvertono che la domanda globale  è destinata a rallentare, di pari passo con la spesa dei consumatori, con il rischio di pesare pesantemente sui prezzi del petrolio.

I consumi più deboli del previsto negli Stati Uniti e in Cina stanno frenando la crescita della domanda di carburante, che di solito rappresenta circa il 7% della domanda globale di petrolio, come riportato da Reuters.

In base ai dati di Goldman Sachs, come riportato da Reuters, la domanda globale di carburante per aerei fino a luglio di quest’anno è stata in media di circa 7,49 milioni di barili al giorno, con un significativo aumento di 500.000 bpd rispetto allo stesso periodo del 2023.

Però, mentre Goldman Sachs ha previsto per il 2024 una crescita della domanda di carburante per aerei pari a 600.000 bpd, un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbe frenare questa tendenza, con le compagnie aeree che hanno avvertito questa settimana e la scorsa che temono un calo della spesa per i viaggi di piacere.

Questa settimana il sentimento  del mercato sul carburante per aerei è cambiato drasticamente rispetto all’inizio dell’estate, quando i raffinatori cinesi, in particolare, hanno iniziato a festeggiare il miglioramento dei margini, con un aumento del traffico aereo totale in Cina del 14% a giugno rispetto allo stesso periodo del 2019, proprio prima della pandemia COVID-19, come ha riportato Bloomberg la scorsa settimana.

Secondo l‘Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA), a giugno il numero totale di passeggeri delle compagnie aeree globali avrebbe raggiunto il record di 4,96 miliardi. All’epoca, il direttore generale della IATA Willie Walsh aveva dichiarato: “La scorsa settimana, le compagnie di viaggio hanno previsto un rallentamento dei viaggi di piacere, con gli americani, in particolare, che starebbero trattenendo le prenotazioni a causa delle incerte prospettive economiche, come riportato da Reuters.

“Hanno meno disponibilità, meno reddito disponibile e (meno) capacità di fare qualsiasi cosa, compresi i viaggi”, ha detto la Reuters citando l’amministratore delegato di Hilton Worldwide Christopher Nassetta durante una telefonata di presentazione degli utili la scorsa settimana, indicando che il boom di spesa dei consumatori per i viaggi postCOVID sta volgendo al termine.

La scorsa settimana Ryanair ha tagliato le sue previsioni, mettendo in guardia gli investitori da una “sostanziale riduzione” delle tariffe dei viaggi estivi. La compagnia aerea ha visto il suo utile del primo trimestre calare di quasi il 50%.

Quindi, se la Cina vede ancora previsioni positive sui viaggi aerei, lo stesso non si può dire per il resto del mondo. E la Cina, da sola, non può sostenere tutto il mondo.


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