Attualità
Il caccia USA di sesta generazione sarà con o senza pilota?
Gli USA dal 2014 hanno iniziato a sviluppare il caccia di sesta generazione con il progetto Next-Generation Air Dominance (NGAD). Ora sia la Marina sia l’aviazione stanno sviluppando le proprie specifiche varianti, ma senza fretta: si prevede che comunque lo F 35 rimarrà in servizio a lungo, addirittura sino al 2070, con continui aggiornamenti nel software, con l’integrazione dell’intelligenza artificiale, dei sitemi d’arma e di comando. Si tratta della prosecuzione di una tendenza già presente che tende a modernizzare strutture esistenti piuttosto che sviluppare architetture di completamente nuove. In questo video potete vedere le prime immagini filtrate sul design del caccia che, comunque, non è detto corrisponda esattamente a quello che vedrete
Ovviamente il NGAD sarà un caccia Stealth, anzi probabilmente il caccia più stealth mai costruito, ma la domanda che sorge principale è: sarà un caccia ancora con pilota umano o affidato alla AI?
Il fatto è che comunque le decisioni decisive sul campo di battaglia dovranno comunque essere affidate all’essere umano, anche se la AI acquisterà un sempre maggior peso, aumentando la capacità del pilota di comprendere la situazione sul campo di battaglia. Però ci sono decisioni che non possono essere demandate a una macchina. Questo è uno dei motivi per cui il consenso prevalente tra gli sviluppatori di armi è che l’approccio ottimale deve prevedere una combinazione di facoltà decisionali umane e analisi computerizzate potenziate dall’IA. Entrambi sono necessari e la combinazione di questi due elementi è considerata l’approccio ottimale per la creazione delle tattiche di guerra del futuro.
C’è anche un elemento di comando e controllo aereo, il che significa che ci sarà bisogno di un velivolo con equipaggio per funzionare in una capacità di comando e controllo critica e sensibile al tempo dal cielo. L’Air Force sta già costruendo quelli che chiama Collaborative Combat Aircraft, o CCA, essenzialmente droni che volano a sostegno di un caccia di sesta generazione NGAD con equipaggio e che operano in una capacità di comando e controllo. La tecnologia sta ora consentendo ai jet da combattimento con equipaggio di controllare gruppi di droni dalla cabina di pilotaggio, uno scenario che riduce la latenza e aumenta la flessibilità operativa.
Operando come una “famiglia di sistemi”, i CCA supporteranno un caccia NGAD di 6a generazione con equipaggio per condurre una sorveglianza avanzata, testare le difese aeree nemiche, collegarsi con le forze di terra e persino sferrare attacchi con armi quando è un uomo a dirigere. Però al centro del processo decisionale ci sarà ancora l’uomo.
Comunque questi mezzi saranno costruiti per interagire e collaborare, sempre tramite le AI, con gli attuali F 35 che, come abbiamo detto, resteranno per decenni il cuore della forza caccia della NATO.
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