Seguici su

Euro crisis

L’ignobile risposta tedesca sui migranti non redistribuiti in EU: rispedirli dal mare in Africa. E quelli che son già in Italia?

Pubblicato

il

Welt am Sonntag dello scorso fine settimana, importante testata tedesca, rivela che Angela Merkel sta tornando sui suoi passi e vorrebbe ora rispedire – o anche respingere – in Africa i migranti che arrivano con le barche. Perfetto allineamento al governo Trump, che dite?
Il problema non è l’ennesimo dietro front di Berlino a cui per altro Angela ci ha abituati ma piuttosto a cosa si farà coi migranti già arrivati in Grecia ed Italia.

Per quanto mi riguarda a Berlino e Bruxelles si possono scordare che detti migranti già arrivati resteranno da noi. Leggasi anche, se gli immigrati arrivati in Italia non verranno redistribuiti in Europa come da accordi stipulati a livello EU [accordi che vanno – come dicono i tedeschi – rispettati], l’Italia farà deficit a compensazione dei costi della gestione dei migranti fino alla loro redistribuzione in EU. Ed i calcoli sui costi li faremo noi.

img_1390

E’ ora di dire basta alle prese per fondelli della Germania nei confronti dei cd. “partners europei”, con scuse ammiccate sempre e solo a loro vantaggio. Anche perchè la mancata crescita europea per chiara colpa tedesca si ripercuote sul mondo intero, che avrebbe grande bisogno dei consumi tedeschi! O anche, gli Europei non devono pagare le pensioni degli anziani tedeschi non essendo in ogni caso loro sottoposti.

Il governo italiano prenda atto di questo ennesimo mal-esempio germanico di doppio standard sempre a danno dell’EU nel suo complesso (ed a parallelo vantaggio tedesco), chiaramente i nostri amati colleghi di oltre Gottardo non vogliono né pagare per la gestione dei rifugiati né soprattutto ritirare gli immigrati che prima hanno fatto inopinatamente arrivare sulle nostre coste.

Ancora una volta sono purtroppo costretto a concludere che i tedeschi di oggi sono degni eredi dei loro avi.

Mitt Dolcino


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito