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IGNAZIO MARINO: CI E’ O CI FA?

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marino ignazio

La vulgata che i media filogovernativi cercano di diffondere a proposito del sindaco Ignazio Marino è quella di una persona onesta, ma ingenua, quasi un po’ tarda, che, circondato da un apparato corrotto e magnone, si è lasciata traviare e condurre su una cattiva strada, ma che ora, sulla base della sua assoluta e cristallina onestà, rimetterà tutto a posto…..

Ora per governare una città ci vorrebbero degli attributi che vanno un po’ oltre l’onesta, attributi che di solito si trovano nella testa e nella parti basse degli uomini, però ammettiamo per assurdo che basti l’onestà, veramente Marino è un puro, intatto come la moglie di Cesare, cristallino e superiore alle cose del mondo materiale ?

Vediamo un po’………  ci sono delle soprese.

Ignazio ha un grande passato accademico come luminare della chirurgia, soprattutto epatica. Purtroppo questa carriera ha avuto anche dei risvolti non chiari, come ad esempio quelli che lo portarono alle dimissioni dall’Ismett di Palermo, istituto collegato all’università di Pittsburg  . All’epoca furono pubblicate persino lettere personali da parte de Il Foglio, fatto che portò ad una querela, vinta da parte del Nostro.

In seguito il Nostro pareva dovesse divenire primario all’ospedale Sant’Orsola / Malpighi di Bologna. La sua nomina però saltò, cosa assai curiosa perché , all’epoca, lui era già un senatore del PD, partito Dominus in Emilia Romagna. Essere stato trombato dai suoi stessi colleghi di partito non deve avergli fatto piacere…. Infatti fece partire un’inchiesta per “Interessi privati in atto d’ufficio” a carico di chi gli aveva negato la nomina, inchiesta che si concluse con un’assoluzione per pe sue controparti e , semplicemente, una censura politica e morale. Insomma Marino nel partito non è mai stato ben visto, anche molto prima che giungesse Renzi.

Poi vi fu il famoso caso “Multagate”. Marino , come senatore, aveva ottenuto il diritto ad uno spazio di sosta per la sua Panda nei pressi di Palazzo Madama, adducendo motivi di sicurezza. Quando decadde dalla carica continuò per lungo tempo ad approfittare di questo privilegio, di cui non godono neppure tutti i senatori, fino a quando, sotto la spinta del programma televisivo “le Jene”, 30 senatori di tutti i gruppi, tranne il PD, non si coalizzarono per fargli rendere lo spazio.. Purtroppo il nostro aveva anche 8 multe per accesso illecito nell’area a traffico limitato, per oltre 680 euro più interessi e notifiche. Queste multe però erano finite in una sorta di “Limbo”, sino a quanto, sulla spinta  sempre dei media, dovette fare un atto di “Autotutela” e pagarle volontariamente… Comunque  sappiamo bene che a Roma le multe non sono notificate ad alcuno…

Poi c’è stato il recente scandalo di “Mafia Capitale”, del “Mondo di mezzo” , dei malaffari … naturalmente lui non incontrava mai nessuno….. Lui è un santo, un uomo sempre in buona fede…

Basta crederci..

 


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