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Disastro Ford: oltre 850.000 veicoli richiamati, pompa carburante difettosa

Ford richiama oltre 850.000 veicoli negli USA per una pompa carburante difettosa che può causare lo spegnimento del motore. Scopri i modelli interessati e le prossime comunicazioni dell’azienda.

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Ford sta richiamando oltre 850.000 veicoli negli Stati Uniti a causa di una pompa del carburante a bassa pressione difettosa che potrebbe guastarsi e causare lo spegnimento del motore, aumentando il rischio di incidenti, secondo quanto riportato dall’AP.

Il richiamo riguarda vari modelli Ford e Lincoln recenti, come Bronco, Explorer, F-150, Aviator e Navigator, secondo la National Highway Traffic Safety Administration.

L’AP scrive che a partire dal 14 luglio Ford informerà i proprietari interessati del problema, anche se una soluzione è ancora in fase di sviluppo. Una seconda comunicazione sarà inviata una volta che la riparazione sarà disponibile, che sarà gratuita. Quindi, per il momento, chi ha una di queste auto è solo informatoo del problema, ma non può ottenere una soluzione.

Ford ha appena lanciato la sua nuova campagna estiva “Zero-Zero-Zero” per alleggerire i costi iniziali dei veicoli in un contesto di aumento dei tassi di interesse e crescenti pressioni tariffarie.

La campagna, che inizia l’8 luglio, offre zero anticipo, 0% di interesse per 48 mesi e nessun pagamento per 90 giorni sulla maggior parte dei modelli Ford e Lincoln.

Lincoln Aviator, una delle auto richiamate

Questa iniziativa fa seguito alla strategia di prezzi per i dipendenti “From America, For America”, che ha contribuito a incrementare le vendite del secondo trimestre (Ford +14,2%, Lincoln +31%). Una bella idea, anche perché le Ford hanno in gamma auto economiche, adatte ai dipendenti.

La mossa arriva in un momento in cui i dazi hanno iniziato a incidere sui prezzi di Ford. Veicoli come Maverick, Mustang Mach-E e Bronco Sport, costruiti in Messico, sono ora soggetti a un dazio all’importazione del 25%, che ha spinto Ford ad aumentare i prezzi di questi modelli. Inoltre, gli aumenti dei costi dei ricambi legati ai dazi potrebbero influire su altri veicoli della gamma Ford. Ricordiamo che i dazi costerebbero ai consumatori di auto 2000 dollari in più per veicolo.

General Motors e Ford hanno previsto un impatto dei dazi doganali pari rispettivamente a 5 miliardi e 2,5 miliardi di dollari e intendono compensarne una parte attraverso aumenti dei prezzi. Ciò potrebbe comportare una riduzione di circa 1 milione di auto vendute negli Stati Uniti nei prossimi tre anni. AlixPartners prevede una ripresa, con vendite di auto negli Stati Uniti che dovrebbero raggiungere i 17 milioni entro il 2030.


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