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I tassi negativi aumentano la disuguaglianza? Si, perche sono la politica monetaria sbagliata

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Una ricerca olandese mostra come la politica monetaria espansiva venga a portare ad un aumento della disuguaglianza economica in una società. Prendendo come esempio le politiche espansive degli ultimi 100 anni (ma con l’esclusione degli anni trenta, ..) si dimostra che ad ogni abbassamento dei tassi di interesse per 100 punti base, la ricchezza dell’uno per cento più  ricco aumenta di 115 punti base.

 

Queste le reazioni ad un calo di 100 Pb degli interessi in tema di reddito dell’uno% più ricco, di interessi, di inflazione e di tassi di interessi e del PIL.

Quindi bisogna evitare politiche monetarie espansive se non si vogliono incentivare disuguaglianze ? Tutto dipende da COSA si intende per una politica monetaria espansiva. Una pura politica monetaria basata sugli interessi provoca sicuramente un effetto di crescita dei valori degli asset e quindi chi li possiede, a livello mobiliare o immobiliare, viene a goderne rispetto a chi non aveva nulla. Però una politica monetaria di questo genere viene ad escludere completamente la presenza dello stato, cioè dell’elemento che normalmente si incarica di concepire politica di riduzione della disuguaglianza. Ipotizziamo che l’intervento di politica monetaria non sia generalizzato, ma mirato al finanziamento del debito pubblico in direzione di interventi specifici, quali investimenti e manutenzioni su investimenti esistenti. In questo caso l’effetto si distribuirebbe sui lavoratori e sulle imprese, senza concentrarsi sugli asset. Questi ne avrebbero si un effetto, ma derivato, secondario, generato da un aumento della ricchezza generale. Invece la diminuzione della disoccupazione per intervento diretto (assunzioni nella realizzazione delle opere) o indiretto (indotto) sarebbe molto maggiore e genererebbe una dinamica positiva delle remunerazioni diminuendo, non aumentando la disuguaglianza reddituale e quindi sociale

La mancanza di effetto sociale della politica monetaria è legato al tipo di intervento che si vuole svolgere: quanto più sarà neutro, lasciato alla pura spinta del mercato, quanto più  sarà foriero di disuguaglianze sociali.  In che non significa una prevalenza generalizzata dello stato perchè comunque la ricchezza prodotta fluirà verso il settore privato e si distribuirà secondo le preferenze dei singoli.


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