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I sottomarini AUKUS australiani per ora affondano il bilancio e arricchiscono EY con grasse parcelle
Una delle quattro grandi società di consulenza mondiali, Ernst & Young (EY) riceverà quasi 8,5 milioni di dollari in denaro dei contribuenti nel prossimo anno per aiutare a progettare una nuova agenzia per monitorare le questioni di sicurezza associate all’acquisizione da parte dell’Australia di sottomarini a propulsione nucleare nell’ambito del patto AUKUS.
Il contratto del Dipartimento della Difesa con EY, noto anche come Ernst & Young, arriva nel mezzo di un crescente dibattito sulla dipendenza del servizio pubblico federale dalla consulenza di consulenti esterni per compiti che in precedenza sarebbero stati svolti internamente.
Il governo albanese ha annunciato a marzo che avrebbe creato una nuova agenzia, nota come Australian Nuclear-Powered Submarine Safety Regulator, per “regolamentare le circostanze uniche associate alla sicurezza nucleare e alla protezione radiologica durante il ciclo di vita dell’impresa sottomarina a propulsione nucleare australiana”.
L’ente regolatore, che avrà sede all’interno del Dipartimento della Difesa, monitorerà anche le infrastrutture e le strutture associate al patto AUKUS, come la base sottomarina della costa orientale ancora da definire. Un modo per rassicurare il pubblico da sempre scettico sul nucleare, o l’ennesimo pasticcio australiano?
Secondo David Shoebridge dei Verdi australiani l’Agenzia così disegnata è un errore: non solo dipende comunque dalla Difesa, per cui ne difenderà le scelte. Non solo costa 8,5 milioni per una consulenza che si poteva risolvere facendosi mandae un regolamento dal Regno Unito o dagli USA, ma coinvolge EY che ha legami sia con aziende nucleari note come NU-Scale, e China General Nuclear Power.
Come consulente quindi EY non farebbe altro che preparare una struttra fortemente favorevole an nucleare e assolutamente non indipendente.
Un portavoce del Dipartimento della Difesa ha affermato che il nuovo regolatore è stato istituito per garantire che l’Australia abbia i “più alti standard di sicurezza nucleare” mentre acquisisce una flotta di sottomarini a propulsione nucleare.
Il Dipartimento della Difesa ha affermato che l’ente regolatore, che riferirà direttamente al ministro della Difesa, sarà indipendente dalla catena di comando e direzione delle Forze di Difesa australiane dal dipartimento.
Ci si aspettava che il governo nominasse Port Kembla, nella regione di Illawarra nel NSW, come base sulla costa orientale per la flotta australiana di sottomarini a propulsione nucleare, ma l’idea ha suscitato la reazione negativa di residenti e sindacati.
Il governo ha detto che immagazzinerà le scorie nucleari dei sottomarini AUKUS sul terreno della difesa. Woomera, nella remota Australia meridionale, è considerata la località più probabile.
Quindi i sottomarini nucleari australiani non sono neanche in progettazione, ma già costano milioni e causano forti polemiche politiche, dopo essere stati approvati in mezzzo a forti polemiche politiche
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