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I posti di lavoro in più in California dalla Bidenomics non esistono

Le autorità dello stato della California hanno sopravvalutato notrevolmente il numero di posti di lavoro creati. In realtà sono perfino diminuiti

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Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’analista legislativo della California (LAO), cioè l’agenzia del governo della California che esegue e pubblica analisi approfondite del bilancio dello Stato, non c’è stato un aumento dei posti di lavoro nello Stato americano,  contrariamente a quanto riportato in precedenza dalle agenzie dello stato, che mostravano un sostanzioso aumento nei dipendenti.

In un rapporto intitolato “Newest Early Jobs Revision Shows No Net Job Growth During 2023”  si afferma proprio questo: le revisioni anticipate dei dati a livello statale segnalate qui in precedenza, suggeriscono che la California ha effettivamente perso posti di lavoro durante il quarto trimestre dello scorso anno.

Come si legge nel rapporto, “in base al rilascio più recente dei primi parametri di riferimento, i posti di lavoro a libro paga sono diminuiti di 32.000 unità da settembre 2023 a dicembre 2023. Al contrario, i rapporti mensili preliminari hanno mostrato un solido aumento della crescita dei posti di lavoro (+117.000 posti di lavoro) in quel periodo“. Lo stato, governato dai democratici, ha praticamente diffuso dei dati falsi. 

Ecco un grafico che mostra la realtà dei fatti confrontata con le cose, non vere, narrate sino a ieri:

Questo, secondo il LAO, significa che “con la revisione del quarto trimestre, l’anno solare 2023 non ha visto essenzialmente una crescita netta dei posti di lavoro (+9.000 posti di lavoro complessivi)”.

Per coloro che non hanno familiarità con la sequenza delle revisioni dei dati sull’occupazione, ecco un rapido riassunto del LAO:

Le stime mensili dei posti di lavoro statali vengono riviste annualmente. Ogni mese il nostro ufficio pubblica i dati più recenti sull’occupazione statale, ricavati dal sondaggio Current Employment Statistics (CES). I dati sull’occupazione statale provengono da questo sondaggio mensile, che si basa su un piccolo campione di aziende dello Stato. Di conseguenza, una volta all’anno l’Ufficio Statistico del Lavoro degli Stati Uniti (BLS) effettua una revisione di riferimento, aggiornando le stime mensili del CES per adeguarle ai dati amministrativi più affidabili dei programmi di assicurazione contro la disoccupazione degli Stati.

Il bello è che questi dati statali, evidentemente non corretti, sono utilizzati dal BLS, l’ufficio federale del lavoro, per aggiornare i dati sull’occupazione che poi sono rivisti solo una volta all’anno. Gli errori sono stati talmente grandi che alla fine la Federal reserve di Filadeflia, che riporta le rilevazioni sul mercato del lavoro per la FED, ha iniziato ad effettuare delle correzioni anticipate.

I dati a partire da gennaio 2024 non sono ancora stati sottoposti a revisione, il che significa che il dato include la Early Benchmark Revision per questi ultimi mesi, che crescono allo stesso ritmo delle stime ufficiali del CES. Ma si può essere assolutamente certi che quando arriverà la prossima serie di revisioni, la California non avrà generato alcuna crescita effettiva dei posti di lavoro per il secondo anno consecutivo. Anzi, lo farà tutta l’America.

Questi “Errori statistici”, ovviamente non casuali, hanno delle ricadute politiche importanti: il successo della Bidenomics è decantato sulla base proprio dei posti di lavoro. Se questi non sono cresciuti tutto il castello di carte presidenziale viene a cadere in un secondo.


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