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I PESCATORI LIBICI? LIBERTI A PUTIN GRAZIE A BERLUSCONI. Governo Italiano umiliato

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La liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo ? Non è merito del governo Italiano o della Farnesina, ma di un comune amico: il presidente russo Putin.

Silvio Berlusconi, in una telefonata con uno degli armatori dei pescherecci, ha rivelato che a far capire al generale Khalifa Haftar la necessità di liberare i nostri pescatori sarebbe stato il presidente russo, grande amico del presidente di Mediaset e deputato europeo, che si sarebbe mosso direttamente nel loro interesse. Sappiamo che i rapporti fra Mosca e Bengazi sono buoni, anzi mosca è uno dei padrini del generale.

Quindi , alla fine, è chiaro che la funzione di Conte, Casalino e Di Maio nella trattativa sia stata minima: prima le telefonate dell’amico Putin, magari per sollecitazione di Silvio, quindi l’intervento finale dell’AISE per completare lo scambio, sotto forma di scambio nella versione light, di favori, o nella versione medium, soldi, o nell versione hard, con la liberazione degli scafisti libici. Personalmente penso che AISE abbia combinato un mix delle versioni light e medium , sborsando un po’ di soldi e concedendo una vittoria politica, cioè una visita ufficiale del capo del governo italiano e del ministro degli esteri a un capo di stato che, ufficialmente, non esiste.

Insomma, alla fine l0ennesima brutta figura del trio Conte-Casalino-Di Maio, con la ciliegina sulla torta della geo localizzazione del portavoce, con Haftar,  nel tweet. Una genialata che non ha portato ad altro solo perché i turchi, in quel momento, i militari turchi stavano prendendo un caffè, se no un bel drone non glielo toglieva nessuno. Sarebbe stata una perdita per la Cirenaica, ma un guadagno per l’Italia.