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I Millennial investono molto in oro, ma solo di carta

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In media, i Millennials allocano il 17% del loro portafoglio all’oro, superando Boomers e Gen-X, e il 65% di loro considera gli ETF come il modo migliore per investire in oro.

Gli ETF garantiti dall’oro, pur fornendo un’esposizione al prezzo dell’oro, non offrono la stessa sicurezza del possesso di oro fisico, soprattutto in caso di crisi economica, poiché questi ETF sono solo una promessa legale e non danno ai proprietari il diritto di possedere l’oro fisico.

La sicurezza dell’ETF dipende dal reale “Backing” in oro dell’ETF stesso. Se è reale, cioè c’è del vero oro in deposito, allora è sicuro. Se non è così l’ETF è solo carta.

Secondo il rapporto di State Street, in media i Millennial hanno il 17% del loro portafoglio allocato in oro. I Boomers e gli X-ers sono più indietro con un’allocazione media del 10%.
Circa l’88% degli investitori intervistati che detengono oro lo definisce un investimento a lungo termine. Oltre il 70% ha dichiarato che l’oro ha incrementato la performance complessiva del proprio portafoglio.

Più della metà degli intervistati che attualmente investono in oro ha dichiarato di voler aumentare la propria allocazione nei prossimi sei-dodici mesi.

Il 65% dei Millennials ha dichiarato che gli ETF sono il modo migliore per investire in oro, rispetto al 55% dei Boomers. Gli X-ers sono molto più propensi a investire in oro fisico. Solo il 35% degli intervistati Gen-X ha dichiarato di ritenere che gli ETF siano il modo migliore per detenere oro.

Sebbene gli ETF forniscano un’esposizione al prezzo dell’oro e possano svolgere un ruolo simile in un portafoglio, possedere azioni di un ETF sull’oro non equivale a possedere oro.

Gli ETF sono sostenuti dall’oro fisico detenuto dall’emittente e sono negoziati sul mercato come le azioni. Consentono agli investitori di giocare con l’oro senza dover acquistare intere once d’oro al prezzo a pronti. Poiché il loro acquisto è solo un numero in un computer, possono scambiare il loro investimento in un’altra azione o in contanti praticamente quando vogliono, anche più volte nello stesso giorno. Molti investitori speculativi apprezzano questa liquidità.

Esistono anche ETF sull’estrazione dell’oro che seguono il valore delle società minerarie e, in generale, il prezzo dell’oro. Sono molto popolari tra gli investitori speculativi in materie prime.

Investire sugli ETF permette di poterli scambiare digitalmente, e questo è un grosso vantaggio per la prima generazione nata “Digitale” e ne spiega la diffusione. Nello stesso tempo il possesseo degli ETF è sicuro solo nel momento in cui i contratti siano rispettati e l’infrastruttura tecnologica funzioni. Se ci fosse un vero crollo economico quale sarebbe la sicurezza degli ETF?

Tra l’altro l’ETF non permette di addrontare il rischio maggiore, quello di un reale crollo che spazzi via il valore della moneta e riporti alla base del commercio, cioè al baratto. L’ETF non è scambiabile direttamente con nulla, è solo carta, o bit, nel mondo digitale.

Sebbene gli ETF garantiti da oro offrano un modo semplice di investire in oro, bisogna sempre ricordare che non si possiede ciò che non si può tenere nelle proprie mani. C’è sempre un “rischio di controparte”. Il fatto di possedere un ETF non vi dà il diritto di riscattarlo in oro reale. Il proprietario dell’oro sta sostenendo il vostro investimento e promette di pagarvi in dollari.

Quindi l’oro dei millennial non è altro che l’ennesimo tentativo di sviluppare una bolla, non un investimento in un bene economico di ultima istanza. Solo che l’oro, per la sua natura, si presta poco a un effetto bolla simile a quello delle criptovalute dei “meme stock”. Sarà solo una delusione non compensata dalla sicurezza del possesso fisico. 


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