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I MESSICANI COSTRUISCONO UN MURO DI CONFINE CONTRO GLI STATUNITENSI. Paradossi del COVID

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I Messicani stanno rafforzando il proprio confine con gli USA intensificando fortemente i controlli e costruendo interruzioni stradali per impedire ai cittadini statunitensi di entrare in Messico senza controlli ed in massa.

Ad esempio i cittadini di Nogales- Sonora hanno iniziato a creare dei blocchi stradali autonomi contro il passaggio incontrollato di cittadini americani che potrebbero essere infetti e mettere in difficoltà il sistema sanitario messicano. Una situazione ancora più stringente si vede al confine di Matamoros, territorio confinante con quello texano di Brownsville, dove la Guardia Nazionale e la polizia hanno bloccato il confine ed effettuano controlli molto stretti, respingendo gli americani che appaiono malati o non rispettano gli ordini restrittivi. Sinora oltre 180 statunitensi sono stati rimandati a casa. Una cosa simile avviene al confine famoso fra Tijuana e San Diego, in California,

La gente di frontiera messicana teme una forte diffusione del virus che per ora ha fatto 7400 morti in Messico, ma oltre 100 mila negli USA. Per questo motivo i controlli di confine ed i blocchi stradali si fanno sempre più frequenti e stringenti. Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador (AMLO) ha applicato uno stretto closedown in Messico, ma ora vorrebbe gradualmente riaprire, con un forte però timore di rinnovo dei focolai e di casi importati dagli USA. Quindi si rende utile il muro voluto da Trump che, paradossalmente, ora viene usato contro i cittadini USA per limitarne e controllarne i passaggi. Chi lo avrebbe mai detto che il muro sarebbe stato utile al Messico?


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