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I furbetti dell’OCSE: Fornero per noi, pensione a 51 anni per loro

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Ieri la NeoEconomista Capa dell’OCSE Laurence Boone, ex consigliera economica del presidente francese socialista François Hollande, ha fatto un clamorosa invasione di campo chiedendo al governo italiano di “non disfare la legge Fornero”. Dunque la signora vuole pensione a 67 anni per noi, con età indicizzata all’aspettativa di vita, e trattamento calcolato col metodo contributivo.

Come facemmo in passato per BCE, UE e FMI andiamo a vedere le regole pensionistiche dei dipendenti dell’OCSE, pagati *anche* dai contribuenti italiani, ricordiamolo.

Qui la pagina dal loro sito con tutti i (generosi) benefit:

http://www.oecd.org/careers/salariesandbenefits.htm

Qui la parte pensionistica:

In sintesi:

  • Età minima di pensionamento senza penalizzazione: 63 anni 
  • Età massima di pensionamento: 65 anni
  • Trattamento retributivo, coefficiente 2% annuo, calcolato sull’ultimo anno di salario (!!!)
  • Età minima per la pensione anticipata con penalizzazione: 51 anni
  • Versamenti a carico del dipendente uguali a quelli italiani: 9,30% contro 9,20%.

Avete letto bene: i dipendenti OCSE possono andare in pensione a 63 anni con 35 anni di contributi e col massimo pensionistico: hanno quota 98 loro, alla faccia di Salvini e della sua quota 100! E con gli stessi versamenti dei lavoratori italiani, per giunta.

Se poi accettano una penalizzazione possono allegramente pensionarsi a 51 anni e fare altro nei restanti 30 o 40 di vita. Sempre a spese nostre ovviamente. Come si diceva un tempo, predicare bene e razzolare male?

Chère M.me Boone, vous appréciez autant la loi Fornero avec son âge de retraite de 67 ans, mais saviez vous que chez l’OECD les employés (y compris M.me Boone) peuvent prendre leur retraite dejà à 51 ans? Sympa pour eux (et vous), n’est-ce pas?


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