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I DUBBI DEL WSJ SUL SISTEMA BANCARIO TEDESCO.

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Cari amici

ieri Paul J. Davies sul Wall Street Journal ci ha fornito un’immagine piuttosto dura , ma realistica , del sistema bancario tedesco.

 

In Europa il sistema bancario tedesco ha fornito dei ritorni fra i più basi in assoluto, inferiori perfino a quelli del sistema bancario italiano. Nonostante questo il prezzo dei prestiti non è poi così basso rispetto a quelli degli altri paesi europei e soprattutto l’utile deriva da una serie di commissioni nascoste che non hanno pari  negli altri paesi.  Il problema è che il sistema creditizio tedesco è altamente frazionato, quasi pulviscolare.

Il numero di istituti di credito in Germania è quasi tre volte quello Italiano . Facendo un rapporto PIL numero di istituti di credito avremmo un valore quasi doppio della Germania rispetto all’Italia.

Inoltre la concentrazione è molto bassa.

La capitalizzazione è bassa , perfino rispetto all’Italia. Per terminare c’è una grande etereogeneità nella struttura legale ed operativa degli istituti.

Allora perchè il sistema tedesco è considerato più solido ? Non solo perchè gli NPL sono più bassi che in Italia o in Spagna (2,2% contro il nostro 12%), ma, soprattutto, perchè il 50% del loro sistema creditizio è direttamente o indirettamente partecipato e/o sostenuto dalla Stato.

 

 

 


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