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I dati che preoccupano l’inventore del vaccino mRNA (imprtanti e vietati ai virologi da TV)

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Il dottor Robert Malone, un pioniere nel campo dei vaccini mRNA, venerdì ha condiviso un thread virale su Twitter che delinea una tendenza inquietante; i paesi più vaccinati al mondo stanno vivendo un’impennata dei casi di COVID-19, mentre i paesi meno vaccinati no.

“Questo mi preoccupa un po’”, ha twittato Malone, incorporando il lungo thread creato dall’utente Twitter @holmenkollin (Corona Realism) tramite l’app ‘thread reader’.

https://twitter.com/RWMaloneMD/status/1416188314701475844?s=20

Vediamo un po’ di dati, ovviamente vietati ai Ricciardi di turno.

In Europa i paesi più vaccinati sono quelli con un maggior numero di casi di Covid-19 una situazione che dovrebbe far preoccupare:

se usciamo dall’Europa cosa succede nei paesi più vaccinati al mondo? ecco la lista

Addirittura Gibilterra afferma di aver fatto 2 dosi al 100% dei propri cittadini. Ora l’incidenza del Covid-19 è pari a 190 casi ogni 100 mila abitanti:

Il paese al mondo con maggior numero di casi al mondo attualmente è Cipro che ha un’alta percentuale di vaccinati:

 

Malta, lo stato, tra l’altro insulare , con il maggior numero di vaccinazioni nel mondo occidentale, sta avendo una seconda ondata.

Appare evidente che esiste una forma di correlazione fra il numero di vaccinazioni e il numero di casi “Delta” che viene registrato. Lo si può vedere anche da questo grafico, anche se la correlazione lineare non è fortissima

Il paese, di una certa dimensione, che ha la maggior percentuale di vaccinazione al mondo, gli Emirati Arabi Uniti, sta uscendo ora da un’ondata

Volete il dato più significativo, forse? La Portaerei britannica Ark Royal. A bordo ci sono 1600 militari, tutti vaccinati in modo completo, tutti ormai abituai al distanziamento, con pochissimi contatti esterni. In  questo momento a bordo c’è un caso ogni sedici marinai e marines!

Se poi consideriamo il Regno Unito e l’unico dato veramente importante, cioè in numero di morti, siamo passati da 6, il minimo, del 6 giugno, a 41 ieri. Sono quasi sette volte, anche se comunque molto lontani dai picchi invernali con oltre mille.

Quindi, prima di emettere degli obblighi, sarebbe necessario analizzare i dati, almeno per essere pronti a eventuali ritorni di fiamma. Invece si sente una specie di messaggio unico, non ragionato, non analizzato. Ecco perché questi dati sono pericolosissimi: ci dicono la verità.


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