Esteri
I colloqui USA Russia sono andati bene, si inizia un percorso di Trattative
I colloqui fra USA e Russia in Arabia Saudita sono andati piuttosto bene: le parti hanno deico di definire un percorso per definire il cessate il fuoco e la pace in Ucraina. Il problema di Zelensky
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Martedì scorso, funzionari statunitensi e russi hanno tenuto colloqui diplomatici in Arabia Saudita senza la presenza di funzionari ucraini o europei. Pare che la conversazione sia andata abbastanza bene.
I gruppi, guidati dal Segretario di Stato Marco Rubio e dal suo omologo russo, il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, stanno cercando i termini per un accordo di pace in Ucraina e stanno negoziando un potenziale incontro tra il Presidente Donald Trump e il Presidente russo Vladimir Putin. Hanno proposto un quadro che potrebbe prevedere un cessate il fuoco, elezioni in Ucraina seguite dalla firma di un accordo di pace.
La portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce, ha confermato che il team di Rubio ha accettato di “gettare le basi per la cooperazione” con la Russia su varie questioni oltre all’Ucraina. Hanno anche concordato di nominare “gruppi di alto livello” per iniziare a lavorare su un percorso per porre fine al conflitto in Ucraina.
Secondo quanto riferito da diverse fonti diplomatiche straniere, un passaggio essenziale sarebbe quello di tenere nuove elezioni in Ucraina, il cui mandato presidenziale è scaduto nel 2024. Sia gli Stati Uniti che la Russia ritengono che il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy abbia poche possibilità di essere rieletto.
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Il Segretario di Stato americano Marco Rubio, secondo a sinistra, incontra il Ministro degli Esteri saudita Principe Faisal bin Farhan Al Saud, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale saudita Mosaad bin Mohammad Al-Aiban, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano Mike Waltz, terzo a sinistra, l’inviato per il Medio Oriente Steve Wititt. Steve Witkoff, a sinistra, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, a destra, e il consigliere del presidente russo Vladimir Putin per la politica estera Yuri Ushakov, secondo a destra, a Palazzo Diriyah, a Riyadh, in Arabia Saudita, martedì 18 febbraio 2025. AP
Il passaggio elettorale sarebbe necessario sia perché il mandato di Zelensky è comunque passato, sia perché nessuno ritiene che l’attuale presidente verrebbe comunque rieletto, e qualsiasi nuovo presidente sarebbe comunque più disponibile di Zelensky a firmare un trattato di pace. Quindi, anche se un cessate il fuoco potrebbe giungere a breve, il passaggio elettorale sarebbe necessario. Sempre che Zelensky non cambi idea e di dimostri più disponibile al colloquio.
L’inviato di Trump, Steve Witkoff, ha sottolineato domenica che l’incontro in corso a Riad riguarda più la “costruzione della fiducia” che la definizione dei dettagli di un vero e proprio accordo di pace. Questo è ovvio: ci vorranno diversi passaggi prima che l’accordo diventi finale. Comunque Lavrov ha reiterato che l’espansione della NATO è avvertita come una minaccia dalla Russia, e questo pare che, storicamente, sia la vera causa del conflitto.
Questi colloqui quindi sono su una buona strada ed è possibile che presto si giunga a un cessate il fuoco piuttosto presto. se dovessero proseguire i colloqui. Le Parti hanno concordato nella definizione di un processo che potrebbe portare alla Pace.
Il Segretario di Stato Marco Rubio ha affermato che la prosecuzione dei contatti tra Stati Uniti e Russia richiederà un impegno attivo da parte delle missioni diplomatiche. Le parti hanno concordato di reintegrare il personale delle ambasciate a Mosca e Washington. Quindi rientro di tutti i relativi diplomatici nelle due sedi.
Mentre questo sta accadendo Zelensky, in Turchia, ha affermato che i colloqui non dovrebbero avvenire alle sue spalle, ma alla fine non è sembrato opposto alla Pace, ma ha messo in chiaro che l’Ucraina vuole delle garanzie che l’intervento della Russia non si ripeterà.
Rubio ha affermato che la Pace deve essere accettabile da tutte le parti, dalla Russia, dall’Ucraina e anche dall’Europa. Appare però evidente che proprio l’assenza dei paesi europei stia permettendo di proseguire rapidamente nella definizione del percorso verso la fine della guerra.
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