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I Cannoni di Navar(r)o…ne!

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Scrivo dal Piemonte nord ovest, e da queste parti per rafforzare la frase si usa il “nèh” o più semplicemente ne.

Come nel film, dove si narra dell’ultima guerra, dove in un isola Greca (Navarone) una guarnigione tedesca impediva la ritirata agli Inglesi controllando il golfo con i cannoni, anche ora la Germania proterva gioca tutte le sue carte impedendo ai paesi del sud, e soprattutto all’Italia di uscire dalla tirannia monetaria.

Ma arriva Peter Navarro, direttore del consiglio nazionale del commercio americano, voluto da Tump, che esordisce dicendo al Financial Times: che la Germania sta usando l’euro, troppo svalutato, e con esso esporta facilmente negli USA, ed affossa contemporaneamente l’industria dei PIIGS costretti a lavorare con una moneta troppo forte.

Merkel risponde che ne prima (ai tempi della Bundesbank), ne ora con la BCE, la Germania ha mai influenzato la politica monetaria, che è di competenza esclusiva della banca centrale, ma sapeva di mentire, e conclude dicendo che la Germania non può e non vuole cambiare nulla dello status quo. (E te credo, con quello che guadagna)

Angela è intelligente, usa la BCE da anni, cioè da quando c’è l’euro per facilitare la politica imperialista tedesca in fatto di dominio sul commercio rispetto ai concorrenti europei e non solo.

Ma noi che amiamo i numeri e soprattutto la verità dei fatti, semplicemente guardiamo il grafico, la verità si sa, viene sempre a galla.

Come nel film i cannoni stanno per saltare, sarà interessante vedere chi saranno i collaborazionisti e soprattutto chi i traditori.

La storia si ripete, con altre immagini ed altre situazioni, ma ha il curioso vizio di riproporci situazioni analoghe, mi domando se ciò accade perché non abbiamo ancora imparato la lezione.

A presto, con nuovi elettrodomestici italiani, che non vi obbligheranno a comprare quelle maledette riduzioni schuko per adattarli alle nostre prese.

Roberto Alice

 


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