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I Bitcoin festeggiano i primi dieci anni (ma il valore crolla)

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Compleanno a cifra tonda peri Bitcoin, la prima e più famosa moneta virtuale del mondo, creata esattamente dieci anni fa, che però festeggia in modo amaro, con un crollo del valore in seguito alle ondate di vendita che hanno coinvolto anche le altre criptovalute.

Sono trascorsi esattamente dieci anni da quando su Internet venne utilizzato per la prima volta il termine Bitcoin, destinato poi a entrare nel linguaggio comune non solo dei broker, ma anche dei meno avvezzi agli investimenti: all’epoca il whitepaper di Satoshi Nakamoto, che sarebbe in breve diventata la bibbia delle criptovalute, introdusse la parola ai “comuni mortali” aprendo la via a un business che ha conosciuto fasi e sorti alterne.

La celebrazione di eToro. Per celebrare l’occasione sono stati attivate varie iniziative, come quella che ha visto protagonista eToro: il più noto broker “social” di investimenti via Web, presente in 140 Paesi con oltre 10 milioni di clienti, ha infatti lanciato la prima edizione del Bitcoin Day. La giornata è stata avviata proprio il 31 ottobre e gli utenti della nota piattaforma, definita anche dalle recensioni di investingoal come una delle più affidabili e apprezzate, hanno potuto investire anche sulle altre 12 criptovalute con più alta capitalizzazione di mercato.

Una festa per i Bitcoin. Proprio uno dei manager italiani di eToro, il Market Analyst Italia Edoardo Fusco Femiano, ha ricordato con una dichiarazione questa ricorrenza, dicendo che “il 31 Ottobre 2008, il giorno della 84a edizione della Giornata Mondiale del Risparmio, nasce il Bitcoin in risposta alla crisi del sistema finanziario globale: una moneta elettronica, capace di essere unità di conto e che non dovesse essere depositata su un conto corrente e quindi non fosse esposta alle dinamiche del sistema bancario”. L’esperto aggiunge che “dopo solo dieci anni quella visionaria intuizione diventa realtà e nella nostra visione, Bitcoin e la tecnologia che la sottende, la blockchain, sono destinati a modificare radicalmente non solo il mondo finanziario ma l’intero settore dei servizi per come lo conosciamo”.

Dieci anni altalenanti. La strada compiuta dalla moneta virtuale (e dalle sue “compagne” successivamente sviluppate) in questo decennio è stata lunga e articolata: il manifesto di Satoshi Nakamoto “Bitcoin: un sistema di moneta elettronica peer-to-peer” apparve quasi all’improvviso, e oggi digitando su Google il termine “bitcoin” compaiono oltre 300 milioni di risultati, e questo interesse ha conquistato nel 2017 anche il secondo e il terzo posto assoluto per ricerche (per la precisione, “bitcoin” è stata la seconda parola più cercata tra le notizie e la terza nella categoria “how to”, per chi ha interesse a capire “come comprare bitcoin”).

Il crollo di novembre. Nello stesso tempo sono aumentati anche lo studio e l’applicazione della blockchain, che ha portato le criptovalute a diventare un oggetto di investimento al pari di asset più tradizionali come azioni, materie prime, indici di borsa o valute. Come dicevamo, però, proprio nei giorni vicini al compleanno c’è stato un clamoroso tonfo del valore dei Bitcoin, che a metà novembre è collassato ai minimi da ottobre 2017, passando improvvisamente da 6.200 a 5.800 dollari e registrando una maxi-perdita di circa il 7 per cento, che va in netto contrasto con l’escalation rialzista dello scorso anno.

Tendenza al ribasso. In breve tempo il prezzo della criptovaluta è dunque caduto e ora appare stabilizzato, ma gli analisti intravedono segnali al ribasso; in termini generali, la capitalizzazione di mercato è crollata sotto i 100 miliardi di dollari, e anche le quotazioni delle altre criptovalute stanno vivendo lo stesso trend, collegato alla massiccia ondata di vendite che ha interessato tutto il comparto.


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