I 50 protagonisti della censura mondiale, elencati in una singola infografica

Attenzione: pare che questo tema NON possa essere postato su Facebook

Un gruppo di attivisti per la libertà di parola si è preso la briga di effettuare una profonda analisi del mondo dei social, dell’high tech e della comunicazione, analizzando i legami fra industria privata, gruppi di potere, ONG, think tank e organi governativi politicamente orientati che, oltreoceano, si arrogano il diritto di voler guidare la conoscenza tramite la censura e la manipolazione

Potete leggere un’analisi di questi enti direttamente in questo articolo di Zerohedge, ma  vediamo come il “Complesso di censura industriale” sia ben ampio e articolato. Il termine riprende un famoso discorso del 1960 del presidente Eisenhower che identificava nel “Complesso industriale e militare” una delle maggiori minacce alla libertà individuale e alla democrazia.

I gruppi di potere sopra indicati godono di finanziamenti diretti da parte del Governo USA, soprattutto quando questo è diretto dai Democratici, oppure vengono finanziati dai grandi gruppi di potere, le fondazioni sempre Dem. Il loro potere è stato notevole nel censurare i siti online, spesso tramite l’uso dei cosiddetti “Fact Checkers”, agenti non professionali, nel senso che non sono esperti delle materie che censurano, che hanno utilizzato una parte delle informazioni scientifiche disponibili come manganelli per picchiare gli oppositori. Al contrario la scienza dovrebbe essere confronto e discussione, anzi un fatto, un esperimento, non è scientifico se non è falsificato.

Vi invitiamo a leggere questo lungo articolo per comprendere come funziona la censura indiretta online, quella svolta tramite fact checker e gruppi che assegnano le stelle di affidabilità. Imparerete molto sulla realtà di quanto ascoltate nei media o leggete, online e offline.