EnergiaUSA
Hyundai fornirà energia nucleare agli USA per lo sviluppo dei Data Center Ai
L’IA ha bisogno di energia, e tanta. Per alimentare i suoi data center, Fermi America costruirà 4 reattori nucleari AP1000 in Texas con l’aiuto dei sudcoreani di Hyundai. Un progetto colossale da 1 GW entro il 2026 e nucleare entro il 2032.

L’Intelligenza Artificiale consuma quantità spropositate di energia, una fame che le sole rinnovabili, per loro natura intermittenti, non possono placare. Per alimentare i data center di prossima generazione serve potenza di base (c.d. baseload), stabile, massiccia e pulita. Gli Stati Uniti, che non sembrano avere i dubbi amletici dell’Europa sulla questione, hanno trovato la soluzione: più atomo per tutti.
Il developer energetico privato statunitense Fermi America ha annunciato di aver siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con i colossi sudcoreani di Hyundai Engineering & Construction (E&C). L’obiettivo è chiaro: progettare e sviluppare la componente nucleare di quella che è destinata a diventare la più grande rete elettrica privata al mondo, costruita appositamente per alimentare l’IA.
Il Progetto: Un “HyperGrid” privato in Texas
Fermi America, co-fondata dall’ex Segretario all’Energia degli Stati Uniti (ed ex governatore del Texas) Rick Perry, aveva già annunciato a giugno i piani per un colossale complesso di IA “energy-driven” ad Amarillo, Texas.
Non si tratta di un semplice allaccio alla rete pubblica, ma di un “HyperGrid campus” behind-the-meter (cioè “dietro il contatore”, una rete privata e autonoma). L’obiettivo è garantire un flusso di energia costante e massiccio, fondamentale per le operazioni AI 24/7.
Per farlo, il campus integrerà un mix energetico senza precedenti:
- Nucleare: Il più grande complesso nucleare d’America (l’oggetto dell’accordo con Hyundai).
- Gas: Il più grande progetto a gas a ciclo combinato della nazione.
- Rinnovabili: Impianti solari e sistemi di accumulo a batteria (BESS).
- Rete Pubblica: Come backup o integrazione.
I lavori geotecnici sono già iniziati e Fermi America prevede di fornire il primo gigawatt di potenza online (presumibilmente dalle fonti non-nucleari) entro la fine del 2026.
La scelta del Nucleare (e di Hyundai)
Il cuore del progetto è, ovviamente, il nucleare. Il 17 giugno, Fermi America ha presentato la sua Combined Operating License Application (COLA) alla commissione nucleare statunitense per costruire quattro reattori Westinghouse AP1000. Secondo l’azienda, la domanda è stata accettata per la revisione in tempi record.
L’inizio della costruzione del complesso nucleare è previsto per il prossimo anno (cioè il 2026), con il primo reattore che dovrebbe diventare operativo entro il 2032. La realizzazione è notevole per gli USA dei giorni d’oggi, con 4 GW d’energia introdotti nella rete con un aumento del carico di base rilevante.
Qui entra in gioco Hyundai. L’accordo MoU affida ai sudcoreani la pianificazione congiunta, la progettazione di base (FEED) e la futura realizzazione (EPC) dell’impianto. Praticamente, anche se i reattori sono nominalmente Westinghouse, sono in realtà sud coreani.
La dichiarazione di Toby Neugebauer, co-fondatore di Fermi America, è emblematica e contiene una leggera frecciatina alle difficoltà occidentali nel costruire infrastrutture complesse: “L’America non ha tempo per fare pratica. Dobbiamo lavorare con partner comprovati come Hyundai, che hanno una storia di successo nella pianificazione e costruzione di energia nucleare sicura, pulita e nuova”.
Hyundai, dal canto suo, vede l’accordo come un punto di partenza cruciale per “assicurare proattivamente varie nuove opportunità di business energetico negli Stati Uniti e nei mercati globali”.
Mentre l’Europa dibatte e si divide sull’atomo, gli Stati Uniti, spinti dalla necessità fisica di alimentare la rivoluzione dell’IA, premono sull’acceleratore. E lo fanno in modo privato, coinvolgendo i migliori costruttori al mondo (i sudcoreani) per installare la migliore tecnologia americana (Westinghouse). La rivoluzione virtuale, a quanto pare, poggia su basi molto fisiche: acciaio, cemento e atomi.
Domande e Risposte
1. Perché l’Intelligenza Artificiale richiede così tanta energia? L’addestramento e il funzionamento dei modelli di IA richiedono un’enorme potenza di calcolo, fornita da migliaia di chip (GPU) che lavorano in parallelo 24/7. Questi chip consumano molta elettricità e generano un calore intenso, richiedendo ulteriori sistemi di raffreddamento, anch’essi molto energivori. La domanda di IA sta crescendo esponenzialmente, e i data center necessitano di una fornitura energetica massiccia, ma soprattutto stabile e ininterrotta (baseload), che solo fonti come il nucleare o il gas a ciclo combinato possono garantire su larga scala.
2. Cosa sono i reattori AP1000 scelti per il progetto? L’AP1000 è un reattore nucleare di Generazione III+ progettato dalla società americana Westinghouse. È un reattore ad acqua pressurizzata (PWR) noto per le sue avanzate caratteristiche di “sicurezza passiva”: può spegnersi e raffreddarsi autonomamente in caso di emergenza, senza intervento umano o alimentazione elettrica esterna, sfruttando solo forze naturali come la gravità e la convezione. È considerata una delle tecnologie più moderne e sicure attualmente disponibili sul mercato per la generazione di energia nucleare su larga scala.
3. Cosa significa “behind-the-meter” (dietro il contatore)? “Behind-the-meter” (BTM) si riferisce a un sistema di generazione e accumulo di energia situato direttamente presso il luogo di consumo (in questo caso, il campus AI), piuttosto che essere prelevato dalla rete elettrica pubblica. Questo “HyperGrid” privato genera e gestisce la propria energia. Ciò permette al campus AI di avere un controllo diretto sulla fornitura, di ridurre la dipendenza dalla rete esterna, di ottimizzare i costi e di garantire l’affidabilità (uptime) quasi assoluta, fattore critico per le operazioni di intelligenza artificiale.









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