Seguici su

EconomiaUSA

Hollywood spegne le luci. Produzioni al minimo Storico, e la Colpa non è (solo) del COVID

Hollywoodancora al collasso: produzione ai minimi storici, persi 42.000 posti. Non è solo il COVID, ma la “fuga del pubblico”.

Pubblicato

il

Hollywood è in caduta libera. La produzione di film e TV nell’area di Los Angeles ha toccato un nuovo minimo storico, scendendo a livelli persino inferiori a quelli visti durante i grandi scioperi SAG del 2023. Nonostante la città stia tentando di introdurre nuovi incentivi fiscali per riaccendere l’entusiasmo, molti a Tinseltown si chiedono se l’industria si riprenderà mai.

I dati sono impietosi e segnano una tendenza pluriennale al ribasso. FilmLA, l’ufficio permessi della contea, ha certificato che la produzione in loco è crollata ulteriormente.

La vera dimensione della crisi, tuttavia, si vede nell’occupazione, un dato che, in ottica keynesiana, segnala un crollo della domanda aggregata nel settore:

  • Declino Occupazionale: L’occupazione nel settore cinematografico di LA è passata da 142.000 addetti nel 2022 a soli 100.000 entro la fine del 2024.
  • Posti di Lavoro Persi: Si tratta di una contrazione del 30%, con 42.000 posti di lavoro svaniti.
  • Chi Paga il Conto: A pagare il prezzo più alto sono le maestranze “below-the-line” (tecnici, operatori, ecc.): il 63% di loro ha guadagnato meno nel 2024 e un preoccupante 41% sta considerando di abbandonare il settore. Una crisi che ha obbligato molti a reinventarsi, ad andarsene e a uscire dal settore.

Le cattive notizie arrivano ogni giorno, praticamente senza sosta. Proprio ieri il nuovo colosso, appena nato, della comunicazione, Paramount Skydance, ha annunciato il licenziamento di 2000 maestranze degli studios, un altro colpo all’Hollyvood tradizionale, da uno studios che, fra l’altro, p quello che ha avuto meno problemi.

Cercare il colpevole: tasse, COVID o… altro?

Si cerca il colpevole. Certo, le tasse elevate a Los Angeles e in California hanno spinto alcune produzioni a cercare lidi più convenienti, ma il problema sembra essere più profondo e strutturale. Il declino, infatti, è nazionale: si registra un calo del 28% nelle uscite cinematografiche e del 25% nei progetti TV sceneggiati in tutti gli Stati Uniti dal 2019.

LA, essendo il cuore pulsante dell’industria (per la vicinanza a studi, case di effetti speciali e pool di attori), funge semplicemente da termometro per una febbre che ha contagiato l’intero sistema.

Per anni, la scusa preferita dai media progressisti per giustificare i fallimenti è stata la pandemia. Tuttavia, dal 2023 i mercati statunitensi ed esteri sono completamente aperti. Il capro espiatorio del Covid, ormai, non regge più.

Alcuni analisti citano la cattiva gestione “democratica” di città e stati, che porta a costi più alti, aumento della criminalità e un malessere generale che soffoca il business. Ma c’è un dato che precede persino il Covid: già tra il 2015 e il 2019, il numero di spettatori era calato del 10%. Oggi, quel numero è crollato di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2015.

La Svolta “Woke” che Svuota i Cinema

Intanto però gli spettatori se ne vanno dai cinema. Se depuriamo dell’inflazione gli incassi dei biglietti,  sono ormai più di 10 anni che questi sono in calo negli USA. Il COVID  ha solo accelerato una decadenza degli incassi reali che andava avanti da tempo, rendendo la situazione più drammatica:

Incassi dei biglieti nei cinema USA, in rosso nominali, in viola aggiustati al netto dell’inflazione

Quindi sono scappati spettatori ed incassi! Cosa è successo? C’è un fattore che l’industria non vuole affrontare: la “svolta woke” (il politicamente corretto spinto all’eccesso) e i suoi effetti negativi sui media.

Le case di produzione citano l’inflazione e l’aumento del costo dei biglietti come killer del botteghino. Questo ha certamente più senso delle scuse legate alla pandemia, ma non spiega un fatto cruciale: perché i film senza messaggi “woke” continuano a sovraperformare enormemente quelli che li promuovono? Potremmo citare l’esempio dell’univo vero boom degli ultimi anni, Top Gun Maverick, come il film anti woke per eccellenza che ha realizzato incassi eccezionali.

La soluzione al dilemma di Hollywood sembra chiara, quasi ironica nella sua semplicità: smettere di produrre “spazzatura woke”, assumere sceneggiatori capaci, e il pubblico (e il denaro) tornerà. Però proprio quest svolta è la più difficile in un mondo del cinema pieno di laureati dei college woke che non riesce ad uscire dalla propria gabbia di preconcetti.

Cinema vuoti…

Domande e Risposte sul Testo

1. La crisi riguarda solo Hollywood o è un problema più ampio? Sebbene Los Angeles sia l’epicentro del crollo, con 42.000 posti di lavoro persi, il testo chiarisce che si tratta di un problema nazionale. L’intero settore USA ha visto un calo del 28% nelle uscite cinematografiche e del 25% nelle serie TV dal 2019. Le tasse alte della California possono peggiorare la situazione locale, ma non spiegano il declino generalizzato. LA soffre di più solo perché è il centro nevralgico dell’industria.

2. Ma la pandemia e gli scioperi non sono i veri responsabili del calo? Hanno sicuramente aggravato la situazione, ma non ne sono la causa originale. Il testo sottolinea che il calo di spettatori era già iniziato prima del 2020 (circa -10% tra il 2015 e il 2019). La pandemia è stata usata come scusa, ma ora che i mercati sono aperti da anni, questa giustificazione non è più valida. Gli scioperi del 2023 sono stati un sintomo della crisi, non la causa prima.

3. Cosa intende il testo con “svolta woke” e perché danneggerebbe i profitti? Con “svolta woke” il testo si riferisce all’adozione massiccia, da parte delle produzioni, di messaggi legati alla giustizia sociale, all’identità di genere e a un progressismo spinto. Secondo l’analisi fornita, questo approccio ideologico aliena una vasta fetta del pubblico tradizionale. Il testo suggerisce che gli spettatori non gradiscono questi contenuti e scelgono di non pagare il biglietto, come dimostrerebbe il fatto che i film senza questa impostazione ottengono risultati economici migliori.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento