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GUERRA USA-GERMANIA? ADDIO AL RIGORE PER SALVARE USA E CAPITALISMO FINANZIARIO MONDIALE? TEMPI INTERESSANTI DIREI!

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Questa mattina mi sono svegliato e ho avvertito una serie di segnali dal mondo della vita reale, non quella velata che media al servizio dei tedeschi propinano ogni giorno, davvero interessanti. Essi si collocano oltre il punto di vista macroeconomico per addentrarsi in quello geopolitico:

1. SCHAUBLE SULLA RIUNIONE DI TSIPRAS-RENZI-HOLLANDE:
“quando i socialisti si riuniscono non partoriscono mai idee intelligenti”

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2. PIERPIERO PADOAN:

“i tagli alla spesa pubblica bloccano la crescita del PIL….ora basta….abbiamo bisogno di investimenti”

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3. UK:
“procediamo singolarmente con accordi bilaterali con singoli stati”

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Cosa sta accadendo nel mondo?

Semplicemente che la politica economica della Germania è insostenibile per il mondo intero e lo sta trascinando verso il baratro.

Sin dal 1974, quando i tedeschi vennero apertamente invitati a spendere per sostenere la crescita mondiale, il loro rifiuto di operare per il bene su scala globale (sia ben chiaro, nell’intento americano per il bene della sola sopravvivenza del capitalismo finanziario) costrinse gli Americani a sostenere la crescita del mondo, inondandola di denaro fiat espandendo i deficit di bilancio e determinando la crescita del debito pubblico.

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Adesso i valori USA sono altissimi, la Germania non collabora nel trainare l’economia globale e la paura di un crollo del proprio impero, unitamente alla crescita di un nuovo pericolosissimo REICH in Europa, a mio avviso ha spinto il mondo anglosassone a dichiarar guerra alla Germania e al suo modo di rapportarsi nel globo terracqueo.

L’uscita di PierPiero Padoan fa seguito a quelle dei mesi passati, di tenore esattamente contrario:

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ed a paper tecnici sull’argomento FURTO NEI MERCATI INTERNAZIONALI perpetrato dalla Germania per mezzo dell’Euro (=lira rivalutata ma anche Marco svalutato):

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Morgan Stanley!

 

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JP Morgan!

 

EURO 2

Bloomberg!

 

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Bruegel.org!

 

Solamente gli USA possono aver spinto per rendere di pubblico dominio, tramite un simile sdoganamento, tematiche prima riservate a pochi eletti capaci di comprensione dei fenomeni in essere. Dobbiamo forse pensare ad una guerra mediatica e finanziaria tra USA e GERMANIA?

Forse si!

Considerate che l’interesse degli USA è quello di vincolare titoli di stato a lungo termine con tassi bassi, quindi di alzare i tassi al momento opportuno onde ridurne i corsi e ricomprarsi lo stock del debito a prezzi stracciati, eroso dall’inflazione.

Un differenziale di 4 punti tra i tassi passivi sui TDS e l’inflazione, potenzialmente generata da una rinascita delle valute locali e dalla produzione con forze interne ad un paese (per i maggiori costi rispetto ad import a basso costo), consentirebbe di abbattere del 30% il debito pubblico di ogni nazione coinvolta nel progetto globale (di inflazionamento del mondo) in un arco di 7 anni.

Il ritorno alle valute nazionali avrebbe poi anche il non meno importante vantaggio di trasferire “l’inesistente domanda estera” tedesca (anche per beni USA) su partner commerciali degli americani che hanno il medesimo obiettivo di crescere abbattendo il debito pubblico (e per tal motivo ben disposti a collaborare con gli USA). Si avrebbero pertanto quei recuperi occupazionali in USA e nei paesi periferici dell’Europa che oggi tanto tormentano i governi occidentali. Pensate, ne guadagnerebbe persino la Cina che, qualora crollassero gli USA, si ritroverebbero con montagne di carta straccia in mano. Di tal guisa, il loro interesse non è di sicuro quello di opporsi ad un RIFLAZIONAMENTO del mondo, oggi massacrato dalla deflazione da austerity.

Le fragole sono forse mature?

“Quién sabe!” rispondeva il buon Mister No di Bonelliana memoria!

AD MAIORA! 

 

Post scriptum: si ringrazia Mitt Dolcino per averci segnalato il seguente pezzo: https://ofcs.report/opinione-economica-ecco-come-gli-usa-cancelleranno-lenorme-debito/

 

 


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