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Guerra dell’Europa all’Italia: non sarà più obbligatorio mettere la provenienza dell’uva sulle bottiglie di vino.

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Quando si tratta di fare del male all’Italia , a Bruxelles se ne inventano sempre una. In questo caso l’attacco va al vino italiano, uno dei settori trainanti. Come riportato da La Verità di Ieri la proposta di direttiva della UE che passerà presto al parlamento europeo prevede che per i vini da tavola non protetti da DOC o DOCG specifiche non sia richiesto di indicare il paese d’origine delle uve. Per cui posso comprare quattro tini d’acciaio, metterli in un qualsiasi angolo d’Italia, anche dove di uva non se n’è mai vista, far venire mosto congelato dal Turkmenistan e chiamare questo vino italiano.

 

Un attacco diretto ad un settore trainante della nostra economia, un vero e proprio colpo a cuore che rischia si mettere in crisi un settore che dà lavoro a decine di migliaia di addetti e di aziende tradizionali e che mantiene vivo il nostro territorio. Un attacco al cuore vivo e pulsante del nostro paese, il tutto sotto l’occhio complice del presidente Tajani, sempre pronto a tirare strali al nostro paese, alleato con quei paesi e quei poteri che ci vogliono spogliare di denari, storia e prodotti. Domani avremo il piacere di bere un bino fatto con uve cinesi, Sud Africane o tunisine. Volete sapere che grande avanzamento pr l’Unità Europea?

Non possiamo tutelare un’ulteriore depauperamento del nostro paese. Sinceramente mi aspetto che il ministro Centinaio muova mari e monti contro questa ennesima porcata.

 

 

 

 

 


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