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Economia

Guerra commerciale USA-Cina: Pechino alza la posta e blocca le tecnologie per il litio

Pechino, per ora in modo informale, sta sabotando la catena di produzione del litio negli USA e potrebbe anche ufficialmente bloccare l’esportazione di materiali necessari all’estrazione del Litio

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Ossido di litio

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano ad intensificarsi, con un nuovo capitolo che riguarda le tecnologie essenziali per la transizione energetica.

Dopo le recenti mosse dell’amministrazione Trump volte a limitare gli investimenti cinesi in aziende e tecnologie americane, Pechino risponde, esortando gli USA a non “strumentalizzare le questioni economiche”. Tuttavia, la risposta cinese non si limita alle parole: sul tavolo ci sono limitazioni all’esportazione di tecnologie critiche, tra cui quelle indispensabili per il settore delle energie verdi.

Un report esclusivo di Reuters mette in luce come alcune aziende cinesi stiano già agendo in questa direzione, anticipando possibili divieti ufficiali. Ernest Scheyder, giornalista di Reuters ed autore del libro “The War Below: Lithium, Copper, and the Global Battle to Power Our Lives”, ha spiegato a “Marketplace Morning Report” come questa situazione possa avere un impatto significativo sull’industria americana.

Un grosso problema tecnologico che minaccia le materie strategiche

Fino ad ora, gli Stati Uniti hanno importato materiali e attrezzature dalla Cina per la lavorazione del litio, metallo cruciale per le batterie delle auto elettriche. Una componente fondamentale di questa attrezzatura è il sorbente, un materiale che, come una calamita gigante, filtra il litio dalle soluzioni saline. La Cina è diventata leader mondiale nella produzione di sorbenti, utilizzando questo vantaggio a proprio beneficio economico.

Nonostante la Cina non abbia ancora ufficialmente vietato l’esportazione di sorbenti, secondo Reuters, alcune aziende cinesi hanno già interrotto le esportazioni verso gli Stati Uniti in via preventiva.

Impianti con sorbenti per l’estrazione del Litio

Questo segnale è particolarmente allarmante per le industrie americane che dipendono da questi materiali. Scheyder sottolinea come, all’inizio del 2025, la Cina avesse già minacciato di bloccare l’export di tecnologie per la lavorazione del litio e di altri minerali critici verso l’Occidente, inasprendo la disputa commerciale.

L’iniziativa di queste aziende private cinesi indica una reazione concreta all’atteggiamento di Pechino e preannuncia possibili restrizioni formali. Se il governo cinese dovesse effettivamente imporre un divieto di esportazione, le aziende avrebbero bisogno di licenze governative difficili da ottenere per le vendite all’estero.

Esistono aziende occidentali che stanno cercando di competere con i produttori cinesi di sorbenti, ma molte non hanno ancora raggiunto un successo commerciale significativo.

Scheyder evidenzia una “simmetria” nelle azioni di USA e Cina: gli Stati Uniti hanno precedentemente bloccato l’esportazione verso la Cina di attrezzature per la produzione di semiconduttori, e ora la Cina risponde con restrizioni sull’export di tecnologie per il litio.

Entrambi i paesi stanno utilizzando gli strumenti a loro disposizione in questa escalation di tensioni commerciali. La Cina ha già precedentemente limitato le esportazioni di germanio e gallio, metalli minori usati nei semiconduttori, e di grafite, componente essenziale per le batterie dei veicoli elettrici. Questo nuovo sviluppo, secondo Scheyder, indica un’intensificazione delle restrizioni e lascia presagire un’ulteriore escalation nel corso del 2025.

In questo modo la Cina blocca lo sviluppo della filiera di produzione delle terre rare all’estero. Per proseguire in questa direzione gli USA e i paesi Occidentali dovranno non solo trovare i metalli rari, ma costuire tutta una filiera tecnologica per il suo sfruttamento.


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